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La figura di Arnaldo Feraboli dai colloqui con Mario Coppetti, di Agostino Melega

A poco meno di due mesi dalla scomparsa di Mario Coppetti, continuiamo ad attingere, come abbiamo fatto a lungo ed intensamente quando era in vita, dai capienti depositi di una memoria storia, arricchita, oltre che dai documenti minuziosamente conservati, anche dal ricordo della partecipazione diretta tramandata oralmente

  16/06/2018

A cura della Redazione

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Agostino Melega, già a partire dall'impegnativa intervista raccolta cinque anni fa alla vigilia del compimento dei 100 anni di età, ha svolto, nel costante rapporto con il protagonista delle vicende civili, politiche ed artistiche cremonesi, ha registrato e trascritto ampi resoconti delle vicende che hanno visto Coppetti partecipe e che, a ben vedere, rappresentano pagine della storia del ‘900 cremonese.

Il partigiano/scultore, che ha mantenuto fino al giorno della morte un'invidiabile lucidità di ricordo del passato e di analisi del presente, ha conservato e catalogato una massa sterminata di documenti la cui consultazione sarà certamente utile alla memoria storica.

Da tale punto di vista è più che fondato il titolo che consegna la continuità della testimonianza civile di Coppetti nella dimensione del presente e del futuro.

Nella presente edizione, riportiamo gli appunti raccolti da Agostino Melega relativamente ad una figura centrale del socialismo cremonese e della vita politico-istituzionale di Cremona. Parliamo di Arnaldo Feraboli, che fu Sindaco della Città nella seconda metà degli anni Cinquanta.

Accanto a lui operò, come vicesindaco ed assessore ai lavori pubblici Mario Coppetti.

Ricordare la figura del Sindaco socialista fu anche un pretesto per riproporre le vicende politiche di un significativo periodo.

L'immagine fotografica centrale è la panoramica, che riprende tra gli altri Feraboli, Coppetti e molti protagonisti di quel periodo, di una manifestazione cittadina (presumibilmente la celebrazione del 25 aprile.

e.v.

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