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Rievocazioni: bombardamento su Cremona del ‘44

La commemorazione dei fatti di 78 anni fa

  09/07/2022

Di Redazione

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La rievocazione organizzata in partnership dal Dopolavoro Ferroviario e dal Comune di Cremona ha voluto ribadire i valori della pace e del rifiuto di ogni violenza e guerra, per onorare il ricordo di tutti i caduti civili e militari delle guerre di ieri ma che oggi, ancor di più, vuole portare messaggi di pace da condividere nei cuori e nelle menti in ogni parte del mondo. 

Il 10 luglio 1944, 78 anni fa, la stazione ferroviaria di Cremona ed i rioni di S. Ambrogio e Porta Milano, attuale piazza Risorgimento, vennero colpiti da un terribile bombardamento, senz'altro il più duro tra i numerosi che subì il nostro territorio nell'anno che precedette la fine della Seconda guerra mondiale. Prima delle 11, apparvero in cielo i bombardieri: vennero sganciate più di 50 bombe, di medio e di grosso calibro. L'obiettivo erano la stazione e lo scalo ferroviario, ma altre zone del quartiere di Porta Milano furono devastate. Si contarono ben 119 morti, 82 furono i feriti. Tra la Cremonella e la via S. Francesco d'Assisi persero la vita più di 20 ferrovieri. 

La cerimonia ha preso le mosse dall'omaggio al monumento alle vittime del bombardamento in via San Francesco d'Assisi e si è snodata lungo gli scenari di quell'immane tragedia: la lapide sull'edificio di quella che un tempo era conosciuta come Porta Milano, ora piazza Risorgimento, (“questa pietra immutabile il ricordo ed il compianto per i cremonesi vittime innocenti di bombardamento aereo vivranno eterni ammonendo pace tra i popoli”) e la chiesa di S. Ambrogio. Attivi protagonisti della rievocazione: il Sindaco Gianluca Galimberti, il Presidente del Dopolavoro Ferroviario di Cremona-Mantova Virgilio Ferrari, e il testimone Giorgio Rampi, volontario delle Associazioni N.O.R.E. e AMala...gnino. Tra la folta partecipazione segnaliamo anche la delegazione dell'ANPI, rappresentata da Giuseppe Azzoni e Maurizio Antoniazzi. 

Alla cerimonia ha partecipato, in rappresentanza dell'Associazione Emilio Zanoni, Laura Panni. Che ci scattato ed inviato le immagini con cui corrediamo la Gallery. E che si è fatta testimone indiretta dei fatti del 1944 oggetto della rievocazione. Laura ci ha trasposto la memoria della madre: “oggi mia madre avrebbe compiuto 95 anni, allora aveva 17 anni ed abitava a S. Ambrogio. Era uscita per andare dalla sarta dove stava apprendendo questo mestiere è poi andata a fare acquisti (fili, aghi, ecc.), si è salvata. Quante volte mi ha raccontato questo evento. “. 

Negli intercorsi redazionali, chi scrive non ha potuto non associare la circostanza relativa al fortunoso esito di un terribile potenziale pericolo della madre sartina al potenziale pericolo che, in quei frangenti corsero tutti i cittadini e con esse le future mamme. Che in giovane o giovanissima età non scansavano il rischio e continuavano a lavorare. Quella di Laura facendo la sartina a pochi metri di casa. La madre di chi scrive, giovane impiegata alla Pirelli di Pizzighettone, fabbrica al centro come tutta l'area circostante dei due ponti sull'Adda e sulla stazione ferroviaria delle attenzioni dei bombardieri nemici (prossimi a diventare liberatori), giornalmente si recava in fabbrica dalla provvisoria location di fortuna a Cavacurta (8 chilometri di strade decentrate).  

Riflette Laura, in qualche modo plaudendo alla iniziativa rievocativa (e chi scrive con lei) “Oggi la memoria sembra una cosa astratta. Non c'è nemmeno quella della quotidianità…oppure fa comodo non ricordare”. 

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