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Milano e la Prima Guerra Mondiale. Caporetto, la Vittoria, Wilson

Nel centenario del conflitto, Milano racconta l’enorme impegno e contributo che il Comune e i suoi cittadini offrirono al Paese in uno dei momenti più difficili della sua storia.

  17/03/2018 18:28:00

A cura della Redazione

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L’ECOAGENDA Milano e la Prima Guerra Mondiale. Caporetto, la Vittoria, Wilson

Nel centenario del conflitto, Milano racconta l’enorme impegno e contributo che il Comune e i suoi cittadini offrirono al Paese in uno dei momenti più difficili della sua storia.

MOSTRA STORICO-DOCUMENTARIA Promotori: Fondazione Saragat, Società Umanitaria, Centro Studi Grande Milano-Curatela: Barbara Bracco-Comitato scientifico: Barbara Bracco, Roberto Guerri, Maurizio Punzo- Coordinamento: Carlo Tognoli, Antonella Carenzi, Walter Marossi

Palazzo Morando | Costume Moda Immagine 21 marzo-15 luglio 2018

20 marzo 2018 ore 18.30 – inaugurazione

Nel centenario del conflitto, Milano racconta l’enorme impegno e contributo che il Comune e i suoi cittadini offrirono al Paese in uno dei momenti più difficili della sua storia.

Enti pubblici e privati hanno messo a disposizione archivi e collezioni, documenti e materiali fotografici, in parte inediti, per un itinerario espositivo inconsueto, che inizia con la rotta di Caporetto dell’ottobre 1917, prosegue fino alla vittoria il 4 novembre 1918 e si conclude con la visita del presidente americano Woodrow Wilson nel gennaio del 1919, quando oltre alla complessa elaborazione del lutto Milano dovette fare i conti con i nuovi scenari politici nazionali e internazionali.

Dopo Caporetto, il fronte si fermò sulla linea del Piave ma la Città si trovò in prima linea nell’assistenza ai feriti e nella mobilitazione industriale, ambiti in cui fin dall’inizio del conflitto aveva prodigato il proprio contributo.

Lungo il percorso espositivo – tra manifesti, fotografie di angoli della Città, di ospedali e di fabbriche – emerge l’immagine di una Milano in piena espansione industriale ed economica, con una popolazione che, alla vigilia della guerra, si avvia ai 700mila abitanti. Un capoluogo in grado di proporre una nuova forma di solidarietà a partire dall’assistenza ai soldati: ospedali specializzati precursori della moderna ortopedia, centri e luoghi di incontro come le Case del soldato, punti di ristoro, case per i feriti e per le loro famiglie.

Lo sforzo fu anche economico. Le spese effettive sostenute dal Comune di Milano passarono, nel corso della guerra, da 61milioni di lire nel 1914 a quasi 94milioni nel 1918. Come sostenne il sindaco Emilio Caldara, il conflitto pesò complessivamente sulle casse civiche per quasi 85milioni di lire.

Per far fronte alla accoglienza e all’assistenza degli emigranti italiani rimpatriati nell'estate 1914 e dei profughi, che subito dopo la rotta di Caporetto approdarono a Milano dalle zone invase dal “nemico” (in tutto oltre 100.000 persone), la città e la giunta riformista del sindaco Caldara seppero guidare una sollecita ed efficiente sinergia tra istituzioni pubbliche e associazioni private.

Palazzo Morando | Costume Moda Immagine-Via Sant’Andrea, 6 - 20121 Milano-MM1 San Babila - MM3 Montenapoleone- Tram 1-2 / Bus 94

INFORMAZIONI:Palazzo Morando | Costume Moda Immagine, Via S. Andrea, 6 Milano -tel. +39 02 884 46056 / 65735- c.palazzomorando@comune.milano.it

 

 

 

 

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