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L'ECO-election day 8-9 giugno 2024 /ter

  09/06/2024

Di Redazione

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Ok il raccapriccio berniniano stampato sul volto del Rio de la Plata, ma…

...volevamo solo segnalare, oltre che un nostro personale sentiment, rumors che erano avvertibili ab origine, si sono intensificati come un crescendo rossiniano e sono palpabili (diononvoglia in sede di tagliando) già dal vernissage della due giorni elettorali.

De visu al fact cheking nella location preposta dei seggi e da una sommaria colloquialità coi vicini di casa da oltre mezzo secolo (dei cui reciproci convincimenti si sa tutto) si ricava quanto basta per non essere allegri.

Ma, ripetiamo, i conti si fanno alla fine. Nella speranza che la fine ci smentisca.

Ma, mancheremmo ad un nostro intimo convincimento e ad un dovere etico morale in capo ad una testata profondamente testimoniale della cultura liberaldemocratica se non dedicassimo questa chiusa della rubrica dell'election day 2024 all'appello a non disertare le urne.

Dando evidenza agli endorsements di due rilevanti organizzazioni (CGIL e ANPI) e dell'Associazione Liberalsocialista cui la nostra testata si ritiene, politicamente parlando, collaterale.

CGIL: Il voto come diritto e dovere, per decidere in quale futuro vivremo, in città, in provincia e in Europa

L'8 e il 9 giugno prossimi si terranno le elezioni in molti comuni della nostra Provincia di Cremona, insieme alle elezioni europee. La CGIL di Cremona considera l'elezione del sindaco un'opportunità fondamentale per esercitare il diritto di voto e affermare i diritti del lavoro e la dignità delle persone. Votare non è solo un diritto, ma un dovere civico di ciascuno di noi. Con le urne si deciderà la direzione che prenderà il nostro territorio, con le urne si disegnerà il nuovo parlamento europeo. Con il voto, siamo quindi chiamati a decidere quale futuro vogliamo, per la nostra provincia e per l'Unione Europea. A Cremona abbiamo bisogno di modelli sociali che favoriscano la partecipazione, contrastando le paure e promuovendo l'inclusione sociale. È necessario un Patto per il Lavoro, ispirato all'esperienza del Patto sottoscritto dal Comune di Milano nel 2022, che si occupi di lavoro, welfare, sviluppo sostenibile e cultura dell'inclusione. Questi temi devono essere le priorità per il futuro sindaco, che dovrà impegnarsi in un confronto costante con le parti sociali, ovvero con chi, in un contesto di grande cambiamento con le nuove tecnologie, e le molte sfide che dovrà affrontare, rappresenta il mondo del lavoro. Particolare attenzione deve essere posta sul welfare e sulle tutele socio-sanitarie. È indispensabile respingere con forza ogni tentativo di privatizzazione e riduzione dei servizi pubblici, minacciati da logiche di profitto. Un sistema che oggi sta sempre più trasformando il diritto universale alla cura in un privilegio per pochi. Bisogna aumentare i livelli delle prestazioni sociali per le fasce più deboli della popolazione, come anziani, minori, famiglie e giovani, garantendo un forte governo e una chiara programmazione pubblica degli interventi. Chi governa deve avere come principio base l'uguaglianza, come previsto dall'articolo 3 della nostra Costituzione Antifascista e dall'articolo 2 che riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo. Non solo i comuni. Le elezioni europee, costituiscono un evento di straordinaria importanza. Il Parlamento Europeo è l'unica istituzione di governo dell'Unione Europea eletta democraticamente dai cittadini. Dalla sua formazione deriverà l'indirizzo politico generale che l'intero continente seguirà nei prossimi cinque anni. Di fronte alle grandi sfide globali, si determinerà il modello economico, sociale e culturale che vogliamo costruire. Per questo, il nostro primo appello va alle cittadine e ai cittadini affinché partecipino e votino consapevolmente i propri rappresentanti al Parlamento Europeo. Serve un'Europa che realizzi un nuovo modello di sviluppo, armonico ed inclusivo tra le proprie differenti regioni e che sia in grado di affrontare contemporaneamente le sfide climatiche ed ambientali e quelle sociali. Serve un'Europa che ridistribuisca benessere e ricchezze, garantendo opportunità e dignità a chi studia, a chi lavora e a chi è in pensione e che superi i divari di genere. Con le nuove tecnologie e l'intelligenza artificiale sempre più presente, è necessario garantire un modello di sviluppo che tuteli il lavoro e migliori le condizioni di tutte e tutti.  Serve un'Europa di pace. Un'Unione Europea che trovi un ruolo autonomo e definito nelle vicende internazionali, riaffermando la propria capacità di azione diplomatica per ristabilire salde relazioni multilaterali e promuovere la pace come obiettivo primario, rinunciando, una volta per tutte, alla guerra come strumento di risoluzione delle controversie, come la nostra Costituzione ci ricorda all'articolo 11. Per questo, la CGIL propone ai cittadini, alle associazioni, alle realtà della società civile, alle realtà imprenditoriali e alle forze politiche impegnate nella campagna elettorale le proprie riflessioni sull'Europa che vogliamo. Un'Europa che sappia rispondere alle esigenze del presente e costruire un futuro sostenibile per tutti.

Associazione Socialista Liberale

La nostra associazione, trasformatasi in movimento politico col convegno di Montegrotto terme, ha approvato all'unanimità, con l'assemblea di Firenze, la proposta di federarsi, assieme ad altri movimenti, col partito di Azione guidato da Carlo Calenda. Abbiamo più volte rilevato, e tale ë ancora il nostro parere, che l'area avrebbe potuto essere più ampia e comprendere anche altri partiti e movimenti d'ispirazione riformista. Così non é stato e più o meno nella stessa collocazione e con programmi più o meno simili (uno spirito europeista, il pieno sostegno alla lotta di resistenza del popolo ucraino al quale non si può impedire di bombardare le postazioni da cui partono i bombardamenti sulla sua gente, una difesa unica europea, un ministro degli Esteri e della Difesa europeo, perfino la proposta di Mario Draghi al vertice della commissione) si presentano oggi e domani i simboli di Azione, con alla base quelli del Partito repubblicano, dei socialisti liberali e altri, e quello di Stati uniti d'Europa, con alla base i simboli di Italia viva, di Più Europa e del Psi.  La differenza sta però nel progetto. Mentre la lista Stati uniti d'Europa é stata costruita semplicemente per superare la soglia di sbarramento del 4%, quella di Azione-Siamo europei é stata costruita con l'obiettivo di formare il nuovo Partito riformista, la nuova casa dei liberaldemocratici e dei socialisti liberali. La nuova casa in cui la tradizione socialista riformista e liberale verrà assunta e interpretata da noi. In questa campagna elettorale si é parlato molto del passato: di Matteotti, del suo omicidio di cent'anni orsono, di Gramsci e del suo sprezzante giudizio sul martire dei sicari di Mussolini, del fascismo e dell'anti fascismo e di Berlinguer (la Schlein ha voluto coniare la nuova tessera del Pd col volto di Berlinguer e si é recata a Padova, la città dove il segretario del Pci morì 40 anni fa lodandolo come “uno dei personaggi più rilevanti della storia italiana e mondiale”. E' giusto che i partiti, sradicati dalla storia dopo la falsa rivoluzione giudiziaria, così come é stata descritta nell'intervista del sen. Pellegrino al Corriere, si riapproprino della loro storia. E allora mi chiedo dove possano mai stare i socialisti riformisti e liberali. In un partito neo berlingueriano che ricorda tanto il Pci (e nemmeno quello del compromesso storico ma quello dell'occupazione della Fiat), in una destra trainata da due partiti, uno post fascista e l'altro putiniano? I socialisti riformisti e liberali possono stare solo col Partito riformista. Anzi nel Partito riformista che mi auguro non solo Azione, i repubblicani, i socialisti liberali vogliano costruire in Italia, ma anche i cattolici e i liberali del Pd che non appartengono alla storia del Pci o che da quella storia hanno preso le distanze cambiando il nome e il simbolo del Pci dopo l'89 europeo. Oggi e domani si vota anche per questo e in particolare si votano i candidati socialisti della lista Azione-Siamo europei. A loro auguro successo, come si diceva una volta, molto fraternamente…

Mauro Del Bue – Direttore de La Giustizia
Mauro Del Bue – Direttore de La Giustizia

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