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A Cremona presentata la ricerca ‘Figure femminili tra dissenso e sovversione’

Interessante brochure, introdotta dalla prefazione dell’Assessore alle Pari Opportunità, Rosita Viola, del Direttore e del funzionario dell’ Archivio di Stato, Angela Bellardi ed Emanuela Zanesi, che ne hanno anche curato il testo.

  12/03/2016 08:00:00

A cura della Redazione

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Va ascritto a merito del Comune di Cremona, dell’Archivio di Stato, della Società Storica Cremonese, del Centro Locale di Parità la bella e feconda iniziativa, intitolata “Figure Femminili – Tra dissenso e sovversione”. Che, supportata da un’interessante brochure, introdotta dalla prefazione dell’Assessore alle Pari Opportunità, Rosita Viola, del Direttore e del funzionario dell’ Archivio di Stato, Angela Bellardi ed Emanuela Zanesi, che ne hanno anche curato il testo, è stato presentato stamani nella prestigiosa cornice della Sala dei Quadri di Palazzo Comunale.

Co-workers del partecipato evento sono stati gli studenti della 4° D del Liceo Scientifico Aselli, autori del video dedicato al tema e proiettato, dopo l’introduzione della Prof.ssa Marina Tesoro, docente dell’Ateneo di Pavia.

Il progetto è nato, nell’anno che succede al 70° della Liberazione ed in quello del 70° della Costituente, da un impulso di “parità”.

En passant, anticipiamo che per iniziativa del Comune e delle Associazioni Partigiane è in avanzato stato di lavorazione il progetto riguardante le donne cremonesi nella Resistenza.

La ricerca, infatti, come annota Rosita Viola, riconosce ruolo, giustamente, alle donne, la cui testimonianza di opposizione al regime fascista si dispiegò durante tutto il ventennio. Per tale scelta molte di loro pagarono con l’isolamento e con la vessazione della schedatura.

Osserva Angela Bellardi “I fascicoli maschili del casellario cremonese, conosciuti comunemente come “Fascicoli dei sovversivi”, sono stati utilizzati in parecchi studi fin dagli anni ’80. Praticamente mai studiati sono stati i fascicoli intestati alle donne cremonesi. Nella ricorrenza della Festa della Donna si è pensato che fosse quanto mai un omaggio opportuno ricordare anche le 127 donne che erano state oggetto di controllo capillare da parte della polizia”.

Emanuela Zanesi aggiunge “Il repertorio biografico che viene proposto intende costruire un primo approccio a quell’insieme di volti, di date, di luoghi che raccontano, in maniera sintetica, la storia di donne che hanno compiuto scelte di vita tali da configurarsi come oppositrici al regime fascista: donne, sconosciute che hanno operato in maniera silenziosa dietro gli uomini, come spesso la storia femminile ci ha insegnato. a tutt’oggi è ancora scarsa la conoscenza dell’entità del loro apporto e la presa di coscienza di quanto le motivazioni che lo hanno determinato siano costate in termini di vita personale”.

Non resta che leggere nel dettaglio il profilo di ognuna di loro che la ricerca e la brochure inquadrano, contribuendo a toglierlo dall’oblio.

Sia permesso un commento finale. Divulgare e spiegare le ragioni della libertà e della democrazia è, in tempi un po’ confusi e disorientanti, il punto più elevato della testimonianza civile; soprattutto, se tale sforzo è diretto alla crescita delle nuove generazioni. L’attenzione e la passione degli studenti era palpabile nella sala più prestigiosa della città.

Un’ultimissima annotazione. Con questa iniziativa l’Archivio di Stato si rivela sempre più, a Cremona, un’entità capace di fornire, oltre che al servizio di competenza, un forte contributo al sapere.

In allegato Brochure figure femminili

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