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ECO-Welfare /48

  25/09/2025

Di Redazione

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forum La parola ai lettori e ai rappresentanti istituzionali:

Abbiamo ricevuto e molto di buon grado pubblichiamo i riscontri dei Lettori relativamente all'edizione di ieri della rubrica Eco Welfare 47. Alcuni provenienti dalla cerchia degli aderenti al Movimento. Altri da affezionati lettori e abituali corrispondenti, particolarmente sulla materia in trattazione. Ringraziamo tutti

  

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Mi rivolgo principalmente ai sanitari o ex sanitari medici o infermieri che un tempo hanno firmato la nostra petizione.

Con merito, il direttore de L'eco del popolo" Enrico Vidali, ci aggiorna costantemente su quanto l'Asst di Cremona  prepara ormai da tre anni e sempre con cose "nuove e "nefaste" come potrete leggere nel suo "focus Sanità n. 47 .

In particolare a seguire "l'incontro con i cittadini cremonesi" oggi al teatro Filo... (scelta del luogo non casuale... il vuoto del "movimento" viene riempito da chi è l'oggetto della sua opposizione...).

Ma Belleri non aveva promesso di incontrare i cremonesi prima delle vacanze estive  in assemblee cittadine per spiegare i motivi della scelta di costruire un nuovo ospedale a Cremona?

Il motivo e l'oggetto e l'esito di questo incontro è  tale che dovrebbe spingere qualcuno di noi, anche più di uno di noi, a prendere carta e penna per esprimere ciò che sente davanti a questa mutazione della sanità in "spettacolo e concorso a premi".).

Vedremo come domani verrà pubblicizzata sui media questo "evento" e poi ancora una volta vi chiedo di intervenire nel modo più semplice che possiamo farlo: una lettera ai media o se volete una intervista a Telecolor (sicuramente non ce la negheranno). 

Un sostenitore mi ha sollecitato a presentarci oggi davanti al Filo con uno striscione per denunciare questo obbrobrio... gli ho detto che "per lo striscione bisogna almeno essere in due". 

Non credo che ci sia, più che il tempo, la voglia e la forza (quanti sono disponibili?) per fare anche una timida testimonianza davanti al al cinema Filo oggi.

 A mio parere la nostra NON presenza è forse più forte (ci noteranno di più se saremo presenti o ci noteranno di più se non saremo presenti....) della presenza di 3 o 4  sfigati con un cartello in mano che urlano 2 o 3 slogan...

A mio parere daremo più fastidio a Belleri e alla sua equipe di comunicazione... (ci dice orgoglioso, consapevole ancora una volta di turlupinare la  gente,...  nel comunicato che informa dell'evento di oggi:   "oggi più che mai, saper comunicare è una competenza fondamentale per qualsiasi professione, a maggior ragione nell'ambito della cura.)  se sapremo anche noi comunicare con la gente con i mezzi che ci rimangono a disposizione: comunicati, lettere al giornale (poche righe, ma tante persone presenti ogni giorno... o quasi.. suoi media)  per spiegare alla gente come venga "presa in giro", oppure rendersi disponibili ad interviste a emittenti a noi favorevoli...o raccogliendo firme per la petizione... allora "la partita non terminerà a nostro sfavore"

Come sempre ho detto, e ripeto, se ci sono altre opzioni, se ci sono alternative, ognuno le proponga e le pratichi chiedendo adesioni ad altri del movimento o non del movimento.. 

Invito quindi ancora tutti a scrivere ai media locali firmandosi in prima persona,  o semplicemente come sostenitore del " movimento per la riqualificazione dell'Ospedale di Cremona" (gli indirizzi li ho mandati a tutti  più volte, ma se serve li re-invio a chi me lo chiede) e vedrete che lo stagno piatto e amorfo dell'attenzione dei cremonesi sul tema, ma non solo, ritornerà a incresparsi di piccole onde che nuoceranno alla navigazione di questo progetto

Enrico Gnocchi – Coordinatore del Movimento per la riqualificazione dell'ospedale di Cremona

la tenacia unita alla competenza del Movimento

Caro Enrico, auguro a nuovo soggetto politico ogni bene  sinceramente! Personalmente ho deciso da tempo di osservare. Temo  purtroppo, che anziché creare unione, come si propone, aumenterà il frazionamento d campo riformista. 

Osservo invece con interesse e meraviglia la tenacia unita alla competenza, che anima  Movimento per la riqualificazione d'ospedale.

Sandro Gaboardi – Crema 23 sett 2025

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ammirevole il lavoro fatto dal Movimento

Come sempre leggo con attenzione Eco Welfare e il numero 47 di oggi è particolarmente interessante. È ammirevole il lavoro fatto dal Movimento per la riqualificazione dell' ospedale di Cremona, la loro resistenza all' ingannevole comunicazione delle varie istituzioni pubbliche di destra. Mi fa impressione il meccanismo di rimozione e negazione della realtà, ai cittadini servono cure preventive, tecnologie all' avanguardia e riduzione delle liste d'attesa.  Il ruolo di denuncia da parte dei partiti di opposizione è mancato ad ogni livello, anche il PD abbaia alla luna. Molti giornalisti sono asserviti al potere riportano la voce di Salvini contro la Salis che non paga per il reato che ha commesso, e di Santanchè non si dice nulla? Siamo arrivati a spinare la strada alle destre in ascesa e a indebolire la posizione di chi si preoccupa davvero del Bene comune, della libertà di stampa e della democrazia.

C.L. Vicenza 23 09 2025

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Ringrazio il Coordinatore Gnocchi per la citazione della mia testimonianza. Che scaturisce sia da un'interpretazione dei doveri del libero giornalismo sia dalla mia piena convinzione dell'inderogabilità di manifestazione delle ragioni di difesa del diritto alla cura della salute dal dilagante attacco in corso per lo smantellamento dei servizi e dei presidî. Un po' allargandomi dagli obblighi di rispetto delle competenze, esorto gli aderenti non solo a non smobilitare di fronte ad una certa stanchezza accumulata fisiologicamente per la durata della mobilitazione e per la percezione del contrasto soverchiante della "controparte" dotata oltre che della convergenza praticamente totalitaria dei "poteri" politici, istituzionali, categoriali, editoriali, bensì a massimizzare le consapevolezze della "lotta". Contro la smobilitazione della sanità pubblica, di cui l'assurdo progetto del nuovo ospedale è rivelatore. Alle titubanze, espresse con una apprezzata ironia dal dottor Gnocchi, circa l'opportunità di una qualche forma di testimonianza critica nei confronti della "conviviale" programmata presso il Filo, rispondo con l'esortazione a fare qualsiasi gesto di contestazione che interpreti la contrarietà del Movimento e dei cittadini. L'avevamo fatto due anni fa in Piazza Marconi (nonostante l'incredibile militarizzazione del contesto, che aveva l' evidente scopo di intimorire la contestazione). I tempi per la mobilitazione sono ristretti. Ma non occorre molto per allestire un significativo flash mob che faccia sentire la continuità della volontà di lotta. Mi spiace solo di non essere a Cremona. Oltre che di essere in procinto di approdare a quella che, si parva licet, definiva un Pontefice colto e saggio, “ingravescente aetate”. Che, dal punto di vista delle dinamiche mobilitative, non aiuta. Soprattutto, in contesti di contrasto che, essendo carichi di una soverchiante sproporzione di mezzi (soprattutto comunicativi), si avvarrebbero certamente del valore aggiunto dell'incessante lavoro di mobilitare le coscienze. Non abbiamo potuto non rilevare nell'intercorso tra i lettori (soprattutto, quelli aderenti al Movimento, probabilmente consapevoli dello stato delle cose (una consapevolezza quasi sicuramente discendente dalla non smobilitazione delle posture civiche verticali) un certo intreccio tra le percezioni riguardanti i posizionamenti delle forze in campo (che determinano i risultati) e l'esito del cambio di fase in materia di partecipazione alla vita pubblica delle masse e o comunque dei segmenti sociali e civili maggiormente danneggiati dalle tendenze che abbiamo denunciato. Un esito discendente dallo snodo di trent'anni fa che avrebbe alleggerito l'intelaiatura dei protagonisti della vita pubblica e reso liquido il pensiero. il

Purtroppo lo sfracello dei partiti ha riguardato i sindacati e anche i movimenti di cittadinanza attiva. In cui è pervasivo l'impulso infiltrante a scopo di strumentalizzazione. Purtroppo, al di là del tentativo di collateralismo (specie alle vigilie elettorali, come è avvenuto un anno fa),  i capopopolo sono spesso privi visione e di cultura generale e specifica. Se qualcuno intravvedesse in tale assunto un rilievo a carico dei non pochi che hanno fatto capolino nei percorsi del Movimento per calamitarne l'indotto politico-elettorale, non sbaglierebbe.

“A mani nude”: si direbbe per il potenziale con cui recenti campagne di cittadinanza attiva (No Ospedale e No Biometano) hanno testimoniato. Raccogliendo migliaia di firme.

Un volume impressionante di adesioni, da raffrontare al nulla di coinvolgimento di base da parte delle nomenclature. Che sul punto della difesa della sanità pubblica e del contrasto all'imbroglio del nuovo ospedale appaiono, in contrasto con la severità delle evidenze e con il dovere civico di rappresentare le fragilità sociali ed interpretare adeguatamente il “mandato” elettivo, più che mai coese in una strategia suicida.

Prima o poi i nodi verranno al pettine. Ieri abbiamo dato conto della “spartizione” dei posti di vertice nella gestione delle Aziende e dei gangli vitali dell'amministrazione ospedaliera e sanitaria. Che più che mai appare propensa ad ispirare le proprie funzioni, non ad una visione strategica, bensì all'éspace d'un matin (correlato alla duration degli incarichi). OK…non possiamo mettere in carico al Movimento anche questo. Ma appare doveroso concludere (se si vogliono raggiungere gli idealismi civili residui) l'esortazione ad alzare gli sguardi.

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