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È scomparsa Sivia Rosselli

  09/12/2022

Di Redazione

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Profondo dolore per la scomparsa di Sivia Rosselli, primogenita di Nello, (ucciso con il fratello Carlo a Bagnoles de l'Orne il 9 giugno 1937) è stato espresso da Valdo Spini, Presidente della Fondazione Circolo Rosselli, già vicesegretario del PSI e ministro dell'Ambiente nei governi Amato I e Ciampi. “Silvia Rosselli è morta a Roma, all'età di 94 anni, la città dove era nata nel 1928. Nella sua esistenza ha seguito il cammino di esule della famiglia: dal 1937 al 1946 in esilio, prima in Svizzera, poi Inghilterra e Stati Uniti. Sposatasi al rientro in Italia, ha avuto 3 figli, Emanuela, Flaminia e Giovanni Forti. Fu allieva dello psicoanalista Ernst Bernhard, esercitando poi la professione come analista junghiana. Ritiratasi in pensione, viveva a Trastevere. “Nata nel 1928 Silvia era stata concepita, così mi disse lei stessa, al confino di Ustica dove Nell'era stato ristretto dal regime fascista, aveva dovuto subire tutto il cammino delle persecuzioni cui la famiglia Rosselli era stata oggetto, perdendo poi il padre e lo zio, assassinati nel 1937 quando lei aveva nove anni. Seguì poi con la nonna Amelia e con le due famiglie superstiti il lungo cammino dell'esilio approdando negli Stati Uniti fino al ritorno in Italia dopo la conclusione della II guerra mondiale”. Silvia Rosselli aveva narrato le sue vicende in un libro, “Gli otto venti”, edito da Sellerio. “La famiglia Rosselli ha pagato un alto prezzo alla lotta per la libertà e la democrazia contro la dittatura fascista – sottolinea Valdo Spini- A tutti i Rosselli, sia a quelli caduti sia alle loro famiglie dobbiamo una grande gratitudine. Alla famiglia di Silvia, alla sorella Paola, al fratello Alberto, alle loro famiglie un pensiero solidale e la condivisione del loro lutto”.

Come ricorda l'Avanti, Giustizia e Libertà non nasceva come partito, ma come movimento rivoluzionario e insurrezionale, in grado di riunire tutte le formazioni non comuniste che intendevano porre fine al regime fascista: cavalcando, come unica pregiudiziale. quella repubblicana. Ispirandosi specialmente ai movimenti creati un secolo prima da Mazzini, voleva creare, tra fascismo e comunismo, una terza forza: un movimento democratico attivo, fantasioso, militante, aggressivo. Vari anni dopo, nel 1942, lo stesso anno della ricostituzione clandestina, come PSIUP, del Partito Socialista, l'eredità di G.L. sarebbe stata raccolta dal neonato Partito d'Azione, d'impronta lib- lab (vissuto, purtroppo, solo sino al '47). Il 9 giugno 1937, Carlo (reduce dalla Spagna, dove aveva partecipato attivamente alle prime fasi della reazione della Repubblica al golpe di Franco) e Nello venivano assassinati, nei pressi della località termale di Bagnoles-de-l'Orne, in Normandia (dove Carlo si stava curando), dai sicari dell'organizzazione filofascista francese “La Cagoule”: in probabile accordo con parte dei servizi segreti italiani, e soprattutto col ministro degli Esteri Galeazzo Ciano.

Nel libro autobiografico “Gli otto venti” (Palermo, Sellerio ed., 2008), Silvia ha raccontato la sua vita e quella della sua famiglia. Attraverso i suoi occhi, seguiamo buona parte della storia d'Italia nel Novecento, ma soprattutto seguiamo la famiglia Rosselli: dal confino ad Ustica (dal quale Carlo, confinato per aver aiutato Filippo Turati, nel '26, a fuggire in Francia, evase poi nel ‘29) all'assassinio dei due fratelli nel'37, all'espatrio in Inghilterra e in America, al rientro in Italia, allo scorrere delle generazioni successive sino ad oggi. “Cosa mi ha spinto a raccontare?”, si chiede l'autrice. “Dopo la morte di mia madre ad un tratto mi sono accorta che non c'era più nessuno a cui fare domande sul passato. Ero rimasta l'ultima, è stato allora che ho pensato di scrivere qualcosa, in primo luogo per le figlie, i nipoti, i fratelli e poi per gli amici e anche per quelli che non conosco… Pensavo che il passato giacesse lì quieto e ormai risolto al fondo della mia memoria, era invece una materia ancora viva e incandescente.”

La nostra testa, L'Eco del Popolo, l'Associazione Emilio Zanoni, la Comunità Socialista, i Soci cremonesi della Fondazione Circolo Rosselli si uniscono al cordoglio espresso dal Presidente Valdo Spini alla famiglia.

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