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A Parigi per la civiltà della ragione

La vignettistica socialista. La mostra 3x8 del circolo Turati di Cremona nell’anno 1984

  12/01/2015 11:19:00

A cura della Redazione

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All’avvio della militanza socialista, uno dei primi incroci con il vasto deposito teorico ed iconografico della storia socialista furono la “vignettistica” ed il suo massimo testimone: Giuseppe Scalarini (Mantova, 29 gennaio 1873 – Milano, 30 dicembre 1948). Che fu, tra l’altro, fu uno dei maggiori caricaturisti e disegnatori satirici italiani.

Tra i primi creatori italiani della vignetta satirica politica, fondò i giornali Merlin Cocai e La Terra e dal 1911 collaborò al quotidiano del Partito Socialista Italiano, l'Avanti!. Di profonda fede anticapitalista ed antimilitarista, venne, ovviamente, attenzionato dal vasto e variegato campo, contro cui applicò la sua arte e la sua testimonianza civile: autorità di polizia italiane e tedesche, in tutto il periodo antecedente la prima guerra mondiale e contestuale al conflitto e, ça va sans dire, il fascismo.

Essendo, come noto, il fascismo durato vent’anni ed essendo il medesimo coinciso con l’età della sua maturità, Scalarini, avendo disdegnato qualsiasi acquiescenza trasformistica, continuò, anche dal confino, a lavorare in incognito e a pubblicare sotto pseudonimo,

Va, doverosamente aggiunto che la satira, di grande levatura artistica, del maestro fu di tipo “militante”; vale a dire, fu da sempre incardinata nella mission di mettere in grafica il messaggio politico, di cui si era fatto testimone fin dagli esordi.

Un’impostazione questa, che, nonostante l’evolversi, nel tempo, del format del messaggio politico, sarebbe restata una costante anche nell’immediato secondo dopoguerra. Quando gli operatori della comunicazione e dell’approfondimento della linea politica non rinunceranno ad avvalersi del supporto iconografico.

A dimostrazione del fatto che chi scrive sa di cosa parla, si procede ad incorporare qui un inserto del “Socialismo di Patecchio”; là dove si afferma “Vero è che la politica “disegnata” cominciò in quell’epoca ad apparire sempre più frequentemente su L’Eco, fino a diventarne una costante.

Venivano talvolta ripresi pezzi forti di Scalarini, lo storico vignettista della stampa socialista italiana; quasi sempre, però, appariva uno Scalarini cremonese di nome Giordano Grassi – nato a Cremona il 4 maggio 1906 ed ivi scomparso il 24 luglio 1977.

Grassi firmò alcuni dei suoi lavori per L’EdP come “Giordano Bruno”; altri, a lui attribuibili, non risultano firmati. “

Come potrebbero osservare tutti coloro che volessero consultare gli arretrati delle edizioni cartacee de L’Eco del Popolo, fondata da Leonida Bissolati nel gennaio 1889 dichiaratamente per celebrare anche il centesimo anniversario della rivoluzione francese ed il trentesimo della guerra di indipendenza nazionale, la vignettistica costituisce una costante della testata. In tutti i suoi 125 anni. E più, perché L’Eco, anche se in edizione telematica, vive ancora.

E.V.

Foto: N.1° L'arco di Trionfo di Parigi; n.2° Cremona Inaugurazione mostra 3x8; Scalarini ed alcune sue vignette

Allegato 1: Paris est Charlie

Allegato 2: Striscia di Pinè (vignettista Cremonese)

Allegato 2: Catalogo Mostra Circolo Turati Cremona del Luglio 1984

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