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ECO-Bacheca del 18 settembre

  18/09/2023

Di Redazione

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Incontro con i 3 consiglieri regionali della Lombardia eletti in provincia ed enti di promozione sportiva

Venerdì 15 settembre scorso, presso la sede locale del Coni e di sport & salute spa, si è svolto l'incontro tra gli enti di promozione sportiva che agiscono sul territorio ed i 3 consiglieri regionali (M. Piloni, M. Ventura e R. VITARI) eletti nella nostra provincia.

L'incontro verteva, principalmente, sulle implicanze sanitarie nello sport che, stante anche la riforma che ha coinvolto, dallo scorso primo luglio, le associazioni e le società sportive dilettantistiche diviene di estrema importanza.

Gli enti presenti hanno ribadito come, innanzitutto, sia indispensabile, a ripresa dell'attività avviata, rimettere in operatività il centro di medicina dello sport cremonese del sistema sanitario pubblico (locali già predisposti) e prevedere, preventivamente per non creare stacchi tra esaurimento del 1°budget ed assegnazione dell'incremento necessario, un aumento dello stesso.

Negli scorsi anni si sono registrate difficoltà per l'utenza sportiva in questo frangente. difficoltà che ha costretto associazioni e singoli al sobbarcarsi costi imprevisti.

Aggregazioni che praticano discipline particolari hanno auspicato che alcuni accertamenti medici legati a questi sport, molto costosi, possano essere effettuati presso ambulatori locali pubblici per non costringere gli atleti/e a trasferte fuori provincia.  

È stato inoltre ribadito che, dopo i due anni di sospensione delle attività dovuta alla pandemia, è obbligo prevedere corsi di training e re training per ottenere o riconfermare l'abilitazione necessaria all'utilizzo del defibrillatore, sia pediatrico che per adulti, e che l'apparecchio stesso sia mantenuto efficiente.

Entrambe le prescrizioni hanno dei costi che, soprattutto nelle piccole e piccolissime realtà sportive operanti in provincia, diventano molto onerose.

Si è chiesto che i consiglieri riflettano sull'esigenza di poter concedere sovvenzioni regionali agli associati agli enti di promozione che frequentano i corsi, essendo l'abilitazione all'uso della defibrillazione un vantaggio sociale e sanitario per tutta la popolazione, e non solo per gli sportivi.

Si è, inoltre, rimarcata l'utilità' di far apprendere, a chi si incarica della sicurezza nei luoghi dello sport, nozioni scientificamente valide di 1° soccorso sportivo congiuntamente ai corsi abilitanti, in attesa dell'intervento post trauma dei professionisti.

Tutto ciò diviene fattibile, come ribadito da medici presenti, anche considerando i protocolli particolari ideati qui, ed in essere per gli atleti/e diversamente abili, che hanno fatto di Cremona un esempio di inclusività'. 

Gli EPS hanno illustrato ai consiglieri le moltissime novità burocratiche e prescrittive introdotte dalla riforma dello sport che, in molti casi, trasformeranno palestre, campi da gara, piscine, scuole di disciplina ecc. in veri e propri luoghi di lavoro sottoposti al DGLS 81/2008 (sicurezza nei luoghi di lavoro). Ciò richiede un'attenzione ulteriore necessitando, ogni entità operativa, del responsabile della sicurezza.

Gli appositi corsi obbligatori rappresenteranno un costo aggiuntivo sul quale regione Lombardia potrebbe, nell'interesse della sicurezza di tutti i frequentatori dei luoghi dello sport, pensare ad un aiuto per favorire la diffusione degli esperti in materia.

La discussione ha affrontato la riforma del terzo settore, assommandola a quella dello sport, ed ha trovato concordi enti ed amministratori nel riflettere sull'esigenza di monitorare lo sviluppo di ciò che accade, ora, nel terzo settore, inteso nella sua globalità (promozione sportiva e sociale).

È stato d'aiuto e corroborante constatare come la dichiarazione dei nostri 3 amministratori locali in regione (politicamente impegnati diversamente, ma operativi unitariamente sui fatti concreti inerenti alle esigenze del territorio) non sia stata solo un'affermazione del momento. si è manifestata la volontà di affrontare congiuntamente i problemi.

I consiglieri regionali si sono assunti l'impegno di riflettere su quanto richiesto dai presenti ed hanno rinviato ad altri momenti d'incontro con il mondo dello sport, quanto appreso in regione nel merito dei problemi sollevati.     

L'eterna radice dell'esistenza

Libro Città Aperta 5 tesi per le biblioteche del futuro

5 tesi per le biblioteche del futuro

Di quale infrastruttura culturale abbiamo bisogno? Che tipo di spazio serve per modellare l'identità della città al fine di promuovere il benessere delle comunità attraverso la partecipazione culturale? Che tipo di servizio dobbiamo progettare guardando non alla transizione che stiamo attraversando ma al momento in cui il cambio di paradigma che ci riguarda tutti sarà definitivamente completato?
Le biblioteche pubbliche sono protagoniste di questa riflessione, in un momento in cui si stanno realizzando grandi progetti di biblioteche. Eppure la percezione pubblica delle biblioteche è ricca di contrasti, apparentemente statica e immobile nel cambiamento. Le biblioteche possono decidere di sopravvivere senza essere più minimamente influenti oppure possono provare a sopravvivere reinventandosi, perfino ridefinendo la propria influenza.

La riflessione nasce dalle 5 leggi della biblioteconomia formulate da Shiyali Ramamrita Ranganathan, il padre della biblioteconomia indiana e probabilmente uno dei bibliotecari più famosi di tutti i tempi:

  1. I libri sono fatti per essere usati.
  2. A ogni lettore il suo libro.
  3. A ogni libro il suo lettore.
  4. Risparmia il tempo del lettore.
  5. La biblioteca è un organismo che cresce.

Da queste sollecitazioni parte l'idea del convegno che ha l'obiettivo di ragionare sulle infrastrutture culturali del futuro pensate integralmente nel sistema del benessere e della qualità della vita e nel paradigma dello sviluppo umano.

La giornata si articolerà in 3 sessioni, dedicate ad approfondire il senso e il significato di tre dimensioni precise: lo Spazio, il Tempo e le Relazioni.

5 tesi saranno presentate e discusse alla fine per superare la distanza tra immaginario e immaginabile; per disegnare le infrastrutture culturali del futuro e i professionisti di cui abbiamo bisogno. 
Interverranno alla discussione professionisti provenienti da diversi ambiti – dalla filosofia all'architettura, dall'economia all'editoria. La direzione scientifica e la moderazione della giornata sono affidate a Chiara Faggiolani.

L'ingresso è libero fino a esaurimento posti.
 
Il convegno si inserisce all'interno del palinsesto BookCity durante l'anno.

Teatro in movimento

Il Teatro Ponchielli di Cremona propone anche per la stagione settembre/dicembre 2023 l'iniziativa "Il teatro in movimento" nata l'idea di "portar" fuori il teatro di far conoscere la stagione di opere e musica alla provincia.

Il teatro che esce dalla città ed entra in altri luoghi di cultura e di conoscenza, un teatro che si fa itinerante, che vuole raccontare e raccontarsi e incuriosire il pubblico.

Si tratta di 5 appuntamenti per scoprire attraverso ascolti di arie e curiosità musicali svelate da Lorenzo del Pecchia, segretario artistico musicale del teatro, i titoli cartellone e la messa in scena. Il primo incontro si terrà lunedì 18 dicembre alle 21. 00 presso il Centro culturale comunale di Pizzighettone in via Garibaldi, 18. Ingresso libero.

Se gli amici “concittadini” del Borgo murato dell'Adda lo consentono e non se ne adontano, lo scrivente azzarderebbe questa breve chiosa all'annuncio che molto di buon grado pubblichiamo (con applauso).

Bella iniziativa, questa del teatro in movimento. Come consigliere comunale di Cremona e segretario PSI l'avevamo, dal punto di vista degli asset partecipativi, auspicata in vista della municipalizzazione del Ponchielli. Avrebbe dovuto-potuto rappresentare l'epicentro della rete teatrale territoriale. Spero che questa resipiscenza non sia solo motivata da impulsi mercantilistici. Ma che sia a doppia mandata. Perché alcune rappresentazioni del Pochielli potrebbero essere replicate in decentramento. Così come sarebbe auspicabile un impegno della Fondazione in sinergia coi maggiori Comuni in materia di repliche a favore di fasce anagrafiche e sociali. Avevamo provato 10 anni fa a convenzionare il Filo con alcuni Comuni e con la Provincia, nel ruolo di raccordo. Tentativo inutile. E, con la scomparsa del Presidente Viola, definitivamente archiviato. Tra l'altro il sistema teatrale territoriale era stato messo a punto dalla Giunta Provinciale 1975-80. Cordialità 

Donyale Luna, 3 otobre 2023, Milano, Cittadella Archivi

Scoperta dal fotografo David McCabe, Luna si trasferì da Detroit a New York per seguire la carriera di modella. Nel gennaio del 1965, una sua immagine apparve sulla copertina di Harper's Bazaar. Luna diventò la prima modella afroamericana ad apparire sulla copertina dell'edizione britannica di Vogue (marzo 1966): il fotografo era David Bailey. Secondo il New York Times, all'inizio della sua carriera Luna fu sotto esclusivo contratto del fotografo Richard Avedon per un anno. In un articolo del settimanale Time, pubblicato il 1º aprile del 1966, intitolato The Luna Year, Nancy White - editrice di Harper's Baazar - descrisse la sua drammatica magrezza: "è alta quasi 190 cm ma non pesa neanche 50 kg, ha il seno piattissimo, con le ossa visibili sotto la pelle come in una radiografia, le gambe che sembrano di una scultura di Giacometti e le dita delle mani estese come in un ragno, la pelle color caramello, le labbra piene, la faccia ovale e gli occhi a mandorla", con lenti a contatto multicolor e talvolta con la parrucca bionda. Un corpo, quello di Luna, che per la sua straordinaria singolarità prometteva di rimanere in auge per molte stagioni, divenendo la modella più richiesta in Europa. Nel 1967 il fabbricante di manichini Adel Rootstein ne creò uno a immagine di Luna, supplementare al famoso manichino Twiggy del 1966. Nel 1968 confessò in un'intervista la sua dipendenza dal LSD. Apparve nuda nel 1970 su Playmen e nel 1974 su Playboy e poi ancora nell'aprile del 1975 su Playboy (fotografata da suo marito Luigi Cazzaniga).

Si considerava un'artista e non una modella: tutti gli eventi ai quali prendeva parte (fossero un servizio fotografico, una sfilata, la partecipazione a un programma televisivo o anche semplicemente un happening) alimentavano il suo successo per l'inimitabile performance che sapeva offrire ogni volta e per la sua innata eleganza. Tra la fine degli anni '60 e l'inizio degli anni '70 Luna apparve in molti film, in ruoli decorativi. Molti furono prodotti da Andy Warhol, tra i quali Screen Test: Donyale Luna (1964) (il critico Wayne Koestenbaum descrisse Luna come una "diva pura, mostrando un delizioso e movimentato eccesso di manierismo") Camp (1965) e Donyale Luna (1967), un film a colori di 33 minuti dove la modella è adornata come fosse Snow White (Biancaneve). Comparve anche in The Rolling Stones Rock and Roll Circus e nel documentario inglese Tonite Let's All Make Love in London. In Skidoo (1968), commedia cinematografica per la regia di Otto Preminger ambientata su uno yacht in crociera, Luna è per la prima e unica volta a Hollywood nel ruolo di una ninfomane, abbigliata con un avveniristico e sensuale vestito verde. Benché presentata come l'amante di "God" (un boss criminale interpretato da Groucho Marx), si trattò di un ruolo secondario (originariamente scritto per Faye Dunaway e che avrebbe dovuto essere interpretato da Twiggy). Nel finale del Satyricon (1970) di Federico Fellini interpreta la bellissima maga Oenothea, condannata da un vecchio e bruttissimo stregone, del quale aveva respinto e deriso l'amore, a custodire il fuoco nel suo sesso fra le sue gambe lunghissime. In Salomè (1972), diretto da Carmelo Bene, avrebbe dovuto essere la protagonista, mentre fa da spalla ad Erode (interpretato dallo stesso Carmelo Bene). Appare come una bellezza aliena, completamente depilata e con la testa rasata a zero, recitando per tutto il film in nudo integrale e senza doppiaggio, in italiano, ma come allucinata, in un'atmosfera psichedelica intrisa di simbolismi blasfemi che culminano nel finale della danza che fa innamorare il re e conduce alla pena capitale di Giovanni Battista: sotto un sole accecante, il geniale regista le fa semplicemente piegare e riporre i proverbiali sette veli.

Riprende l'attività del laboratorio Didiapsi

Martedì 19 settembre 2023, con inizio alle ore 14,30 nella sede di via Gioconda, 5, riprende l'attività del Laboratorio.

Così ci comunica (e così pubblichiamo) la Presidente del sodalizio Maria Rita Balsamo.

Associazione no-profit per la difesa dei diritti dei malati psichici: sostegno psicologico, gruppo d La Didiapsi è un'Associazione di Cittadini-Familiari a difesa dei Diritti degli Ammalati Psichici. Si Occupa dei Problemi del Malato Psichico in Ambito Sociale, Sanitario, ed Economico. Promuove la Salute Mentale, la Cultura sul Problema Psichiatrico, e la Ricerca sulla Malattia Psichiatrica. Sostiene le Famiglie dei Pazienti. Si fa Mediatore presso le Istituzioni dei Problemi legati al Disagio Psichiatrico. - Promuove la Formazione Professionale e Culturale dei Volontari e delle Persone con Patologia Psichiatrica. - Promuove Cultura e Ricerca sul Disagio Psichico - Ricerca Integrazione e Collaborazione con i Servizi Pubblici e del Privato Sociale - Si Occupa di Problemi legati alla Sofferenza Psichica - Tutela i Diritti di Utenti e Familiari presso le Istituzioni

Didiapsi Cremona

Organizzazione no profit

Associazione locale

didiapsi.altervista.org

Via Gioconda, 5 - V.le Trento Trieste, 35, 26100 Cremona

0372 808306

Ringraziamo la Presidente Balsamo per il suo personale impegno e per quello degli operatori volontari. Invitiamo i nostri lettori ad aiutare in qualsiasi modo questa importante realtà associativa.

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