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Torna a Parma il Mercanteinfiera d’autunno dal 29 settembre al 7 ottobre

L’importante ed apprezzata rassegna-mercato di antiquariato, modernariato, mostre collaterali verrà inaugurata domani 29 settembre e per 9 giorni resterà a disposizione delle migliaia di visitatori ed acquirenti da anni fidelizzati ad un evento che, al di là dell’ovvio prevalente profilo commerciale, fa da richiamo per l’indiscusso richiamo culturale ed artistico

  27/09/2018

A cura della Redazione

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L'ECOCRONACA Torna a Parma il MERCANTEINFIERA d'autunno  dal 29 settembre al 7 ottobre

L'importante ed apprezzata rassegna-mercato di antiquariato, modernariato, mostre collaterali verrà inaugurata domani 29 settembre e per 9 giorni resterà a disposizione delle migliaia di visitatori ed acquirenti da anni fidelizzati ad un evento che, al di là dell'ovvio prevalente profilo commerciale, fa da richiamo per l'indiscusso richiamo culturale ed artistico.

Le edizioni degli ultimi anni forse, dal punto di vista della massa espositiva, non hanno ricalcato i picchi precedenti. Ma forse è meglio così. Perché la conseguenza di un certo darwinismo imposto dalla crisi economica ha recato una selettività che, almeno abbiamo rilevato l'anno precedente, non fa certamente male, in termini di qualità e di prestigio, ad un appuntamento che si è consolidato come tra i più accreditati a livello nazionale e continentale.

Vi sapremo più approfonditamente a Fiera visitata.

Già sin d'ora possiamo segnalare, oltre alla sterminata area espositiva la cui visita implica gambe buone ed occhio attento, un calendario di eventi collaterali di sicuro richiamo.

Mettiamo in cima “La via delle perle di vetro da Venezia a Timbuctu XV- XX sec” (Pad.4) proposta da Augusto Panini, collezionista di perle veneziane. In 6 teche Panini sfoggia il suo arsenale seduttivo da collezione: oltre 5mila “margarite” (così si chiamavano nel ‘300 le perle), di tradizione romana e bizantina, monocolore o dai cromatismi fantasiosi, ritrovate nelle diverse regioni sub-Sahariane

La seconda collaterale è dedicata al genio di Sergio Scaglietti che, col suo estro visionario, contribuì alla leggenda della casa del cavallino rampante. Per la casa di Maranello Scaglietti disegnò alcuni modelli simbolo degli anni sessanta come la 250 Testa Rossa, la 250 GT California, la 250 GTO e le 750 e 860 Monza. Sua anche la  375 MM, realizzata a metà anni '50, per Roberto Rossellini e Ingrid Bergman.  In esposizione, in omaggio al designer modenese, due gioielli di casa Ferrari, la 750 Monza e la 250 Le Mans. La mostra collaterale dal titolo “Da lamiera a design: la maieutica di Sergio Scaglietti” (Pad. 4) è curata da Oscar Scaglietti e Davide Toni della Toni Auto, autofficina di Maranello specializzata nel restauro delle vetture che portano i famosi marchi della terra dei motori.

Poi c'è l'antiquariato del 600, del 700, la pittura dell' 800 come De Nittis, il design, (da Gio Ponti a Buffa o Borsani solo per citarne alcuni), la fotografia dove non è inusuale trovare - in una caccia delle rarità -  scatti di De Dienes o di Henri-Cartier Bresson. Infine il collezionismo vintage con marchi che hanno nobilitato l'effimero. Chanel, Louis Vuitton, Hermes o Manolo Blahnik.

Nel complesso  un ventaglio di scenografie dell'abitare  proposti in oltre 45 mila metri quadrati di superficie espositiva dal circa 1000 espositori internazionali. (e.v.)

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