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Sempre a proposito del “pacco” /13

La parola ai lettori e ai rappresentanti istituzionali

  26/11/2023

Di Redazione

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La parola ai lettori e ai rappresentanti istituzionali

Il diritto alla parola

È ormai noto come il nascere e il fiorire del Comitato del No mi abbia recato piacere e molto sorpreso. Finalmente si ha il coraggio e il desiderio di unirsi con ottime argomentazioni contro decisioni che piovono dall'alto. I cremonesi sono buoni, fiduciosi, rispettosi. Una volta votato, accordano grande fiducia a chi grazie a loro dovrebbe prendere a cuore le sorti del vivere comune. Purtroppo non esiste il genio della lampada cui rivolgersi se i risultati non, appagano, anzi deludono. Quando poi il tutto piove dall'alto e il comportamento della sinistra e della destra si uguagliano, ci si smarrisce. Iniziano i malcontenti, i borbottamenti tra amici, non si intravede una via d'uscita per ottenere il diritto alla parola. In quali modi si è cercato dai vari vertici chiedere pareri, consigli, opinioni a largo raggio? Informare senza tanti giri di parole i veri motivi determinanti le decisioni finali? Quasi si teme l'allungare la mano a chi osa prendere una posizione, mentre mi sembra di udire ancora le esortazioni di chi soffriva ed era perseguitato in tempi non felici: SVEGLIATEVI!!!    Sabato il Comitato avrà bisogno, noi cittadini avremo il bisogno di schierarci in Piazza del Museo del Violino per finalmente esprimere la necessità dei nostri diritti e il dovere da parte della tavola rotonda riunita lassù di accogliere e soddisfare la partecipazione dei diretti interessati.    Grazie a chi proseguirà l'intento di aiutare la nostra bella città.

Clara Rossini, Comunità Socialista, 23 novembre 2023, Cremona
Clara Rossini, Comunità Socialista, 23 novembre 2023, Cremona

Riclassificare ed effcientare la sanità pubblica

Ringrazio Eco del Popolo che mi tiene informata sulle attività del Movimento di cittadinanza attiva che fa notevoli progressi sia per il NO al nuovo ospedale e sia per progetto del Biometano. È l'informazione trasparente sul territorio che sensibilizza il cittadino ai problemi non risolti, ai diritti violati. Ieri sera in piazza dei Signori eravamo più di 5000 a manifestare contro la violenza, in silenzio con la fiaccola in mano e circondati da tutte le autorità cittadine. Uniti per il raggiungimento di un obiettivo comune. Mi è tanto piaciuto i vari sindaci presenti in mezzo alla gente non in prima fila come succede sempre. A proposito di sanità oggi ho sentito un'intervista ad una infermiera che si è trasferita in Norvegia. Sono molto richiesti i nostri sanitari perché sono i meglio preparati, ce li lasciamo scappare perché li paghiamo poco e con turni massacranti. Negli studi di preparazione c'è il contributo economico di tutti i cittadini e l'amministrazione ha l'obbligo di perseguire il bene comune. Cominciamo a riclassificare ed effcientare la sanità pubblica senza demolire ma dotare agli ospedali di mezzi economici e scientifici per un miglioramento dei pubblici servizi.

Caterina Lozza, 23 novembre 2023, Vicenza
Caterina Lozza, 23 novembre 2023, Vicenza

Limitate sedie…per prescelti fondoschiena

Al Direttore Generale Azienda Socio Sanitaria Territoriale di Cremona Signor Dr GIUSEPPE ROSSI Viale Concordia n. 1, Cremona.

Abbiamo appreso dagli organi di stampa che il progetto dell'arch. Cucinella, risultato il vincitore del concorso di Progettazione per la realizzazione del nuovo ospedale di Cremona, sarà presentato il 30 novembre, presso i locali del Museo del Violino.

Abbiamo anche saputo che la partecipazione sarà solo su invito.

Come movimento per la riqualificazione dell'Ospedale di Cremona chiediamo di poter partecipare all'evento che, siamo certi, potrà essere anche per noi un ulteriore momento di informazione.
Lo chiediamo a nome dei cittadini che pensiamo di rappresentare e che riteniamo debbano essere coinvolti e considerati interlocutori tanto quanto tutti gli altri soggetti e le personalità invitate.

Garantiamo fin d'ora che non saremo fonte di alcun disturbo e che se sarà possibile fare delle domande, ci limiteremo a quelle.

Ringraziando per l'attenzione, restiamo in attesa di un Suo cortese riscontro.

movimento per la riqualificazione dell'Ospedale di Cremona

La risposta della Direzione dell'Asst di Cremona

Gentilissimi,

la presentazione degli esiti del concorso internazionale per il Nuovo Ospedale di Cremona è un evento istituzionale che prevede la partecipazione su invito secondo regole dettate dal cerimoniale e dal numero limitato di posti a sedere (attualmente tutti occupati).

Proprio per il motivo che indicate, ossia "coinvolgere tutti i cittadini", e nella consapevolezza che non era possibile ospitare in auditorium tutti i soggetti interessati, cogliamo l'occasione per informarvi che l'iniziativa verrà trasmessa integralmente in Tv giovedì 30 novembre, alle ore 21 da Cremona 1, sul canale 19.

(sequel)

La cerimonia di premiazione del vincitore del concorso internazionale per il Nuovo Ospedale di Cremona è un evento istituzionale che - da cerimoniale - prevede la partecipazione solo su invito.

Siamo spiacenti, ma non risulta l'invio di un invito a suo nome.

Cogliamo l'occasione per informarla che l'evento verrà ripreso e trasmesso integralmente in TV giovedì 30 novembre, alle ore 21 da Cremona 1 (canale 19).

Questo per consentire a tutti i cittadini di vedere il progetto vincitore e ascoltare l'intervento dell'architetto Mario Cucinella.

Un cordiale saluto.

Stefania Mattioli Responsabile SS Comunicazione e Relazioni esterne ASST di Cremona

In piena attività la regia per le “onoranze”

Da quanto sopra copia incollato dal traffico comunicativo, all'ASST mancano gli operatori medici, paramedici, assistenziali (che, dopo un quarto di secolo di intensa spending review, farebbero comodo per garantire, soprattutto dopo la pandemia, gli standards minimali, non si trovano più).

Una drammatica discrasia tra domanda ed offerta. Come si evince dal dettagliato e puntuale traffico comunicativo e cerimoniale, invece, si trovano gli addetti alle “relazioni esterne”.

Che, a ben vedere, nel ciclo dell'”aziendalizzazione” della sanità sembrano costituire il core businnes del sistema preposto alla cura della salute.

Non c'è da stupirsi per il livello prestazionale di un modello che ha “asfaltato” quello precedente riformista, ha ceduto quote alla sanità capitalista, ha investito (per stornare le proprie responsabilità dai fatti e per manipolare l'opinione pubblica e gli elettori).

D'altro lato, il genio della lampada (di questa spinta antiriformista imperniata sul profitto privato e non sul diritto costituzionale, per il vero) fu il poco rimpianto (in attesa di ritornare, dopo le condanne maturate in questo habit) celeste governatore ciellino, prontamente sostituito dal suo successore, autore della “riforma” che assestò il colpo mortale alla sanità pubblica lombarda.

Ci riferiamo a quel (purtroppo defunto) Maroni, che in realtà (insieme all'attuale direttore generale di ASST Cremona) sarebbe un artista prestato alla vita pubblica; mentre il secondo (da lui “fiduciariamente” nominato) alle performances gestionali.

Può sorprendere che un siffatto ceto di governo investa più sulla comunicazione e sulle relazioni esterne che sui risultati concreti? Ci pare di poter dire assolutamente di no.

Cogliendo l'occasione per una riflessione più ampia su quella che è (con la seconda repubblica è diventata) una costante della vita pubblica ed istituzionale, vale a dire l'adozione della “comunicazione” come perno principale della macchina politico-burocratica.

Che implica sviamento dalla centralità dei problemi e dal modo reale di risolverli, consistenti spese in regime (ormai universalmente accettato) di rapporto “fiduciario” e, come nel caso in trattazione, una forte pulsione a manipolare la fattualità.

Aggiungiamo (e la finiamo qui, con riserva di futura ed approfondita trattazione) che uffici stampa, comunicazione, relazioni esterne (i cui addetti sono prescelti fuori dai canali selettivi e per nomina fiduciaria) sono la risultanza della seconda repubblica. Prima (del 1990) non esistevano. Un po' perché gli investiti di mandato (elettivo) non avvertivano questa ansia di comunicare all'esterno, un po' perché, quando non potevano astenersene, bastavano, con la loro professionalità, allo scopo.

Se proprio volessimo prenderla alla larga, aggiungeremmo, poi, per quanto ricordiamo, che l'organico della Direzione generale dell'Ente Ospedaliero (costituito, prima della riforma regionale e dell'aziendalizzazione, in IPAB, in cui operavano un Consiglio, non di nomina dall'alto, bensì di designazione delle istituzioni locali, e vertici di direzione amministrativa e sanitaria, selezionati per pubblico concorso).

Quanto sopra rende ancor più surreale la percezione e la metabolizzazione del percorso di allestimento della “festa”. Ovviamente nel contesto dell'ancor più surreale polarizzazione dei meccanismi di esercizio delle funzioni istituzionali.

Ma, al di là dell'ostracismo/esclusivismo, più o meno manifesto, Il Movimento e i cittadini di Cremona ci saranno…a guastare la festa.

Istruzioni per l'uso... dell'accoglienza al fastoso Governatore

Cari sostenitori,

Dopo una assemblea cittadina dove siamo riusciti a coinvolgere molti cremonesi, dobbiamo affrontare la "festa", che verrà celebrata, come un rito del potere,  nel museo del violino alle ore 17 del 30 novembre, per svelare il grandioso progetto del nuovo ospedale di Cremona dell'arch. Cucinella.

Invitiamo tutti i cittadini cremonesi, sostenitori, firmatari e non, a partecipare al sit-in (nel nostro caso.. in piedi, visto il tempo rigido che è previsto!) e a concentrarci, se ci sarà permesso dalla polizia, vicino alla statua (statuetta) di Stradivari.

Per chi vorrà aiutarci a dispiegare i cartelli che stiamo preparando dovrà arrivare in piazza alle ore 16... per chi è freddoloso, o ha poco tempo disponibile, penso sia opportuno concentrarci alle ore 16,30 e formare un gruppo compatto in attesa dell'ingresso dei VIP alle 17.  Poi si deciderà cosa fare...

Potremmo suggerire durante il sit-in un comportamento unanime ai partecipanti? Penso di no.

Mi permetto invece di suggerire, per chi vorrà, di attuare anche una protesta "festosa", ironica, satirica... Per non dare la sensazione di una "folla" depressa e  rassegnata...potremmo esporre dei cartelli con toni di sfida, ma anche con "sberleffi" fantasiosi... anche noi potremmo nominare il vincitore tra i migliori progetti, che forse la stampa locale si degnerà di pubblicare (in differita, come in differita TV, come avrete saputo, verrà pubblicizzata la manifestazione all'interno del palazzo).

È per questo motivo che chiedo a tutti di pensare (velocemente, entro domenica sera, in quanto poi si devono riportare sui cartelli) degli slogan, come dicevo, anche satirici, oppure come meglio ritenete più impattante... 

Da parte mia ho scelto:

L'architetto Michele de Crecchio tempo fa mi ha suggerito: “fortitudo mea in bracchi”.

C'è spazio per altri "motti"....

Enrico Gnocchi, coordinatore del Movimento
Enrico Gnocchi, coordinatore del Movimento

Accontentiamo subito il Coordinatore, estrapolando dal flusso epistolare interno, cui accediamo come sostenitore:

Un paio di slogan...

COSA VOGLIONO I PAZIENTI?   BRAVI MEDICI E INFERMIERI

COSA OFFRONO I POTENTI? SOLO MURI E CANTIERI

LA SANITÀ PRIVATA È UN OSSIMORO LETALE

LA SANITÀ ACCESSIBILE A TUTTI È UN DIRITTO COSTITUZIONALE 

In aggiunta alle contromisure per il prima e durante il festoso evento della ufficializzazione del risultato del vincitore del concorso per l'allestimento del progetto (cui paradossalmente hanno fornito un alibi di accreditamento e di legittimazione gli ordini professionali), apprendiamo dall'intenso traffico epistolare del Movimento che è in fase di studio l'ipotesi di alla manifestazione organizzata dall'associazione Critical Mass di Cremona.

Che si svolgerà dalle ore 19 del 2 novembre partendo con una biciclettata dal centro città per arrivare in via Giuseppina e fermarsi davanti all'ospedale maggiore.

Le biciclettate (specie se per un nobile scopo) non fanno mai male all'etica e alla salute.

In particolare, questa ipotizzata. Che, oltretutto, fornirebbe opportunità e carburante comunicativo alle finalità del Movimento.

Come e peggio di Onofrio del Grillo…

La suonano… a porte chiuse…all'insegna di quel proverbiale “io so' io e voi nun siete un (bip)"

Anche i nostri più severi detrattori e contraddittori, a questo punto, dovrebbero prendere atto e farsi una ragione dei motivi e delle finalità di una testimonianza (giornalistica ma anche etico-morale) che, probabilmente, sarà (senza nulla voler negare al destino) l'ultima della nostra partecipazione alla vita comunitaria.

Quello che abbiamo definito il “pacco” è il più grave sfregio (in termini di manomissione dei termini di trasparenza e di rispetto della cittadinanza e di violazione degli interessi originari del territorio, perpetrato a danno della comunità. Aggravato dal fatto, che, oltre al danno e alle beffe arroganti, inverte il precedente ciclo virtuoso, attivato dal ceto dirigente locale, dalla “ricostruzione” in poi.

Su questo preannunciamo la pubblicazione (a dispense) di una lunga ed impegnativa rivisitazione dei percorsi di modernizzazione e di sviluppo dei presidi sanitari ed ospedalieri, che in secolo fa erano in capo alle teorie del “municipalismo” evolutivo e che sarebbero rientrate nel meccanismo operativo sessant'anni fa con l'impronta riformatrice delle giunte di svolta a sinistra. Il cui maggior risultato prestazionale è rappresentato dal “nuovo” ospedale di via Giuseppina.

La premessa per far comprendere perentoriamente che per quanto ci riguarda non teniamo il muso su una questione “tematica”. Perché per noi si tratta (sia che si faccia o non si faccia) di un azzardo suscettibile di griffare (in negativo) i percorsi strategici della città e del territorio provinciale.

Ci angoscia, in aggiunta, anche la percezione di un preoccupante degrado della vita pubblica, che assegna all'opinione pubblica la prerogativa così tanto efficacemente configurata dal Marchese Onofrio.

Tanto di cappello alla trasversale mobilitazione delle coscienze e dei virtuosi percorsi della partecipazione, che vede esponenti della cittadinanza attiva scendere in campo con uno spirito super partes a sostegno di una battaglia di così elevato valore comunitario.

Comprendiamo le vere ragioni di una controparte, tenuta insieme da un nastro adesivo che minimizza il credito dialettico e fattuale della controproposta (la scheda costi-benefici dell'intera operazione, redatta dal geom. Giorgio Mantovani, una pietra miliare per un confronto edificante; la quale fa di tutto per giocarsela sull'indotto della strategia della disinformazione e della sottrazione alla discussione fattuale.

Raccolte migliaia di firme, portata avanti una seria ed intensa campagna di sensibilizzazione popolare, avviato o tentato un serio confronto con una controparte molto simile ad un'anguilla sfuggente.

Tutto bene e bravi agli aderenti ed ai coordinatori del Movimento, nel cui comportamento sono prevalsi gli impulsi positivi, primo dei quali l'astensione assoluta a restare nelle regole della non strumentalizzazione di visioni di parte e/o partitiche.

Alla nostra età, si deve essere portati oltre alle abitudini della quotidianità edificante a esprimersi sulla base di outing ispirati da franchezza.

Bisogna alzare il tiro della contrapposizione informativa e del confronto con l'establishment amministrativo. E politico.  Che fa lo gnorri.  Spiace, ma il destinatario della contestazione finirà per non poter risparmiare un serrato confronto con la nostra costituency di riferimento, la sinistra “riformista” (come con eccesso di benevolenza definiamo ancora, al di là dei risultati e della dissolvenza, il campo di centro-sinistra). Che, sul tema, continua a fare come fanno i gatti. L'ha fatta  (la cacca del pateracchio destra-sinistra, alias Fontana-nomenklatura cremonese del PD)) pensando che passasse liscia. Adesso, appunto, la (la cacca) sotterra con la complicità della testata locale. Vanno stanati il PD e l'intero Consiglio Comunale. Prima e più rumorosamente si fa e meglio si fa. Giusta la raccolta firme, le assemblee, le biciclette, il seatin ostile al Governatore e tutto quanto serva a sensibilizzare la cittadinanza. Per larga parte ancora non consapevole sia dell'enormità dell'operazione nuovo ospedale sia soprattutto del sistematico furto di sanità pubblica. La quale dovrebbe essere il perno della testimonianza del Movimento e delle sensibilità civili sociali politiche ad esso confluenti. Che, ahiloro, non hanno struttura da soggetto omologato alla dialettica istituzionale, di rappresentanza plurale e di incidenza nei processi deliberativi. Bisogna che lo diventino al più presto! Per stanare il segmento dell'aggregato di autocrazia che, confidando nelle certezze di Onorio (io so' io e voi nun siete un cazzo), ha concepito e gestisce la procedura del "pacco". Stanare, appunto, il genio politico del cinismo e del non idealismo che è diventato il "campo" (ça va sans dire) di centrosinistra, con la funzione trainante di una nomenklatura di amministratori, non si sa se più incapaci ovvero se privi di etica della rappresentanza del mandato ideale della propria costituency politico-morale ed elettorale. La prima cosa da fare sarebbe di mettergli il muso nel prodotto del gatto, nella speranza del ravvedimento operoso.  La seconda, l'avvertimento perentorio che, di fronte a inciucio nuovo ospedale, impianto biometano, politiche edilizie palazzinare a macchia d'olio, non ci sono vincoli di sangue. In materia del solito ricatto "non vorrai mica far vincere la destra" ( con cui il centro-sinistra almeno sulle politiche della salute e dell'assistenza è subalternamente alleatissimo). Non è nostro compito o sollecitudine prefigurare alleanze. Ma non è neanche nostra condanna subire passivamente e fatalisticamente quelle degli "unti". C'è (inaspettatamente!) una significativa aliquota di opinione pubblica e ( lo dimostrano le vicende e i fermenti suscitati da No nuovo ospedale, No Biometano, No all'espansione a macchia d'olio della rapinosa edilizia terziario commerciale, della polarizzazione/privatizzazione della gestione dei servizi ex municipali e o municipalizzati, dei No della protrazione in automatico dell'attuale modulo di smaltimento). Quindi, stanare i riottosi boiardi e il loro background politico-organizzativo. Indi, soprattutto nel caso probabile di impermeabilità, favorire un "tavolo " di idealismo territoriale e di progettualità civica di discontinuità.  Capace di armonizzare in un aggregato teorico e rappresentativo, a livello di cittadinanza attiva, il senso di una testimonianza, ormai rivelatasi diffuse nelle coscienze e nella capacità di mobilitazione. Cui non mancano nè la dignità etico-morale né le bocche di fuoco per rappresentare nella vita cittadina una costituency fortemente discontinua dall'attuale, dei poteri.

Ecco, com'erano davvero i “nuovi” ospedali

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