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Lettere all'ECO /72

  19/10/2025

Di Redazione

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welfare

ASST Cremona CAMPAGNA ANTINFLUENZALE VAX DAY INAUGURALE: 18 OTTOBRE 2025

La campagna vaccinale antinfluenzale entra nel vivo. Dal 18 ottobre 2025 la vaccinazione è offerta gratuitamente a tutti i cittadini.

Per questo motivo, l'Asst di Cremona organizza un vax day inaugurale sabato 18 ottobre dalle 8 alle 13.30 nel Polo sanitario di via Dante 134 a Cremona. Per partecipare è necessaria la prenotazione.

 

COME PRENOTARE

·        accedendo al portale regionale prenotasalute.regione.lombardia.it

·        telefonando al numero verde di Regione Lombardia 800 894 545

·     Se sei in difficoltà, puoi recarti al PUA della Casa di Comunità di Cremona (via Belgiardino 6, dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 13 e dalle 13.30 alle 15.30; mercoledì, fino alle 18). Ti aiuteranno ad iscriverti tramite portale regionale.

 

PROTEGGERE SÉ E GLI ALTRI

Come sottolinea Antonella Laiolo, direttore della struttura Vaccinazioni e sorveglianza malattie Infettive, «La vaccinazione antinfluenzale è un'importante opportunità di protezione per tutta la popolazione. La malattia influenzale non è solo una seccatura; è una infezione virale generalizzata, che oltre a manifestazioni respiratorie delle alte vie aeree, con gravità variabile, può complicarsi con situazioni critiche come polmonite, encefalite, ictus, miocardite, infarto e anomalie elettrocardiografiche significative. Queste complicanze possono manifestarsi anche negli adulti o nei giovani adulti in buona salute. Anzi, proprio chi ha una vita sociale più attiva rischia di essere più esposto al virus, con maggiori probabilità di veicolarlo anche alle persone con fragilità. Le complicanze e il rischio di morte per infezione influenzale sono maggiori per i soggetti con malattie croniche, i bambini, le donne in gravidanza o puerpere e gli over 60. Vaccinarsi è un gesto di responsabilità, che interessa tutti».

Abbiamo ricevuto e di buon grado (anzi molto di buon grado) pubblichiamo nella percezione dell'utilità di un'informazione che incrocia positivamente l'aspettativa in capo ad un ampio bacino di cittadini-utenti, diciamo allertati, forse frastornati dall'assiduo tam tam di attenzionamento mediatico. Il vax day vaccinale è sicuramente una sollecitudine prestazionale che discende da una positiva impostazione di organizzazione della medicina preventiva. Capiamo la complessità dello sforzo di ottimizzazione dell'asset organizzativo. Che non può non tener conto di un'offerta dispensata da vari segmenti operativi. Ma, insomma, solo provando, si migliora. Se possiamo permetterci, visto che l'appello è rivolto prevalentemente ai segmenti “fragili” dell'utenza, in particolare quelli per anagrafe, bisognerebbe  snellire le procedure di accesso alla prestazione. Vero che il comunicato Asst è chiaro in materia. Ma ci si metta nei panni dell'utente ultrasettantante, magari single e privo di retroterra di assistenza famigliare e o parentale, quando legge: “Se sei in difficoltà, puoi recarti al PUA della Casa di Comunità di Cremona (via Belgiardino 6, dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 13 e dalle 13.30 alle 15.30; mercoledì, fino alle 18). Ti aiuteranno ad iscriverti tramite portale regionale. “.

Un tempo al PUA (che non si chiamava così, ma che era all'ex Ospedale Psichiatrico) ci si andava per la prestazione concreta e non essere iscritti al portale regionale. Bella cosa, ma che poi va gestita. Anche da chi non ha nemmeno i rudimenti informatici-telematici.

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welfare

Ho letto con interesse Eco Welfare/50 e mi rammarica vedere una società e una politica sorda, non ascoltare la voce dei cittadini e dei comitati No nuovo ospedale a Cremona è segno di un' autorità arrogante. Bisogna resistere è con la resilienza e la comunicazione vera e libera che si crea la consapevolezza dei cittadini che la sanità pubblica è un loro diritto da salvaguardare. Anche all' ospedale di Vicenza,  molto vetusto, sono in atto ristrutturazioni, ampliamenti ed acquisti di nuove apparecchi all' avanguardia per esami sempre più precisi. È impensabile pensare demolire una vecchia struttura per costruirne una nuova, caso mai, come sta avvenendo a Padova costruire un nuovo ospedale conservando il vecchio. I cittadini cremonesi sono tanto superficiali da non capire, si lasciano abbagliare da falsi progetti belli, costosi e usufruibile fra 10 anni invece di andare in piazza a protestare per avere la ristrutturazione dell' ospedale e una sanità pubblica efficiente.

C.L. Vicenza 12 ott 2025

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welfare

Gentile direttore, qualche mese fa presso uno dei numerosi nuclei facenti parte della Fondazione Elisabetta Germani, il Sant'Omobono Piano Terra, è stata presa una singolare decisione: organizzare un soggiorno autunnale al lago di Garda per i residenti ed e' stato possibile grazie alla disponibilita', l'apertura mentale e l'amore per il proprio lavoro e per il prossimo. Fortunatamente sono stata inserita in questo gruppetto di undici persone convogliato verso Toscolano Maderno. Una vacanza inattesa, al di fuori del solito ambiente. Mai avrei potuto immaginare che mi sarebbe sembrato di vivere in ogni singolo giorno cinque vite diverse. Ogni giorno rinascevo. Grazie alle compagne d'avventura e operatrici, definiamole cosi per non creare diversita nel loro modo di proporsi e di agire!! 

“Quel ramo del lago di Garda“ costeggiato, attraversato col traghetto, ha visto rifiorire i nostri visi, i sorrisi non ci hanno piu abbandonato. Le nostre incredibili “ragazze” hanno saputo risvegliare in noi, quasi inconsapevolmente, il desiderio di riappropriarci di nuove esperienze, ridere spontaneamente, magari intonare una canzone. Pensavo che i miei 81 anni ormai li precludessero e invece…. si rinasce!! Ne giova lo spirito ma anche il benessere corporale perché senza pareti attorno si respira a pieni polmoni. 

Ricapitolando: la stesura di un ottimo progetto, la collaborazione instancabile tra ottime “collaboratrici” stanno permettendo a noi residenti di rimpiangere il luogo di uno splendido soggiorno per il fatto di aver si ritrovato noi stessi ma con la consapevolezza che questa strada non verrà mai più abbandonata. 

grazie di cuore, care amiche, grazie di cuore al nucleo sant'Omobono piano  p

terra e alla fondazione e. germani

                          

GENTILE DIRETTORE, quindici minuti di lavoro ricco di esperienza, precisione,attenzione, delicatezza e sorrisi incoraggianti hanno rigenerato il paziente prima che iniziasse la lunga giornata di degenza. Sono due degli operatori che come gli altri colleghi possono essere considerati il fiore all'occhiello della struttura che li ha assunti. Purtroppo non vi era una telecamera per ritrarli

[16/10, 12:19] Lory: Non so perché si sono associati i risultati di tanta destrezza e buona volontà a quelli ottenuti in campo politico da mega personaggi l'un contro l'altro armati senza risoluzione dei problemi in campo, ma super pagati e semmai al rialzo mese dopo mese. 

Non ho indagato sullo stipendio degli OS …pur infognandomi non avrei potuto cambiare il loro trattamento secondo il contratto sindacale vigente …ma sono umiliata nel prendere indirettamente coscienza di quanto la gente comune regga la Vita del nostro Paese.

Non è una novità d'accordo ma darla per scontato fa realmente comodo a chi lo avrebbe come dovere.

Naturalmente un Andrea, una Susanna, una Giada.      non fanno notizia, eppure ogni giorno donano tanto in ogni campo. Trovo assurdo che chi è stato votato per guidare la Nazione non lo riconosca e faccia slittare la base di uno stipendio minimo, delle piccole pensioni e del non riconoscimento valido  dei rider e via dicendo ….

- da una lettrice intercettata dalla nostra utenza WHATTSAP

E, dato che ci siamo, prendendo spunto da Corsera Lombardia di oggi,sviluppiamo la seguente riflessione.

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CHIOSA EDITORIALE

Beh… diciamo che le lettere sopra postate più che un assit propizio costituiscono letteralmente una manna per sviluppare organicamente un ragionamento organico ed aggiornato sullo stato dell'arte del comparto socio-sanitario. Del servizio vaccinale, col suo portato di connessioni con la funzione primaria della prevenzione, ci pare di aver argomentato. Aggiungiamo solo che in ogni giorno che il Buondio manda sul mondo c'è solo l'imbarazzo della scelta nell'agganciare elementi di criticità gravanti sulla tenuta della sanità pubblica. Oggi siamo di fronte alla scheda apparsa su Corsera Milano che, in inoppugnabile controdeduzione alle esternazioni dell'establishment regionale, fa il quadro delle “code”. Partiamo da numeri: 6 cure urgenti (da dispensare entro 72h) su 10 non vengono evase entro i tempi prescritti. Da parte né delle strutture pubbliche né di quelle private convenzionate. Ciò viene segnalato/denunciato dal PD lombardo, che, essendo o semplicemente ritenendo di essere di sinistra, con questa denuncia, dimostra sia pure tardivamente una consapevolezza non più procrastinabile. Vero che le responsabilità sono in capo ai 30 anni di governo regionale di centro destra, da Formigoni in poi. Vero, però, che un'opposizione di sinistra che volesse essere tale e interpretare la propria costituency popolare, avrebbe dovuto farsi incatenare in una denuncia e lotta, forte nei contenuti e nei toni, nella sede istituzionale e nelle dinamiche civili. Vero anche che la sanità pur essendo decentrata regionalmente, dipende dagli stanziamenti statali. Vero anche però che il csx con il suo lungo ciclo di responsabilità governative centrali (per di più con la responsabilità della Riforma del Titolo V che ha inventato le funzioni concorrenti, non può, con le sue perentorie politiche di spending review operanti con i tagli orizzontali di cui la sanità ha pagato forte dazio, non può, ripetiamo, chiamarsi totalmente fuori. Da responsabilità che hanno disarticolato la consistenza e la struttura del SSN, privando gran parte dei bacini d'utenza "fragile" per fascia anagrafica,  censo socioeconomico, patologia cronicizzata sia della prerogativa di accesso sostanziale sia della tempistica correlata alla qualificazione diagnostica, soprattutto all'urgenza. Di fronte alla quale 150000 su 260000 prescrizioni urgenti non trovano riscontro. Imponendo la strada della solvibilità presso privati o la rinuncia alla prestazione. Questo segmento del tracollo del SSN nella Lombardia, definita fino a qualche anno e non si sa quanto fattualmente un'eccellenza a livello regionale ed europea, dice inequivocabilmente del disastro in atto e della necessità di una resipiscente determinazione alla resilienza. Che i dem lombardi affidano con una iniziativa regionale che ha raccolto 100000 firme ad una forte ed organica proposta di legge articolata su quattro perni: centralità della sanità pubblica, sostegno agli operatori medici ed infermieristici. Poi ci sarebbe molto altro e molto dirimente, come il ripristino del meccanismi di partecipazione interistituzionale e territoriale (do you remember Unità Sociosanitarie locali?) con la contestuale soppressione dell'Aziendalizzazione e la costituzione delle Consulte sanitarie provinciali, come l'inversione della spedalizzazione (che ha soppresso la prevenzione e l'articolazione della sanità sul territorio). Se un sussulto di dignitosa consapevolezza derivante dal dovere di essere nei fatti opposizione politica e sociale porta il Pd (stranamente alla dirittura d'arrivo della legislatura regionale e ad un reddito rationem che riguarda la governance ma anche il ruolo di opposizione), impone di rimboccarsi le maniche all'aggregato sociale, civile, politico e istituzionale. Su tutta la materia welfare. Innanzitutto evitando di farsi turlupinare da una sapiente sala regia che svia con le controfattuali e insostenibili promesse di nuove avveniristiche strutture ospedaliere e, ultime ma non ultime, inedite suggestioni di partnership con generici welfares derivazione da opzioni volontarie in capo a liberi strumenti assicurativi e business benefits (che, essendo in carico a libere opzioni, solleverebbero senza ristoro sull'utenza la Regione dalle dovute prestazioni. L'impeto della lotta ( un po' simile al "s'è svejato " del marchese del Grillo) che sembra essere innescato dalla proposta dem in Consiglio Regionale Lombardo (forse presentata col presentimento o la speranza di venire bocciata) meriterebbe una verifica sul piano della reale intenzionalità ad agire nell'ordine delle strategie progettuali e, detto senza malanimo, delle adeguate consapevolezze e chiarezze. Tra tardivi enunciati vagamente demagogici e retroterra "inciucisti" (il caso della reale appartenenza del PD comunale e provinciale alla situation room dei "poteri" che col  fedifrago postulato del "nuovo ospedale" contribuisce allo sviamento dai veri problemi e dal dovere di impugnarli con lucidità e fermezza. Che, detto con la dovuta chiarezza, non costituiscono un minimo punto di inclusione nella "proposta di legge di iniziativa popolare". Di fronte al che vien da dire (rispetto al reale underground idealistico e progettuale dei proponenti) se lo sono o lo fanno. Troppe zone d'ombra nell'eloquio e, soprattutto, nei coerenti posizionamenti nei momenti enunciativi e nelle dinamiche istituzionali. Che nascondono (malamente) una carenza cognitiva della realtà delle cose ed insieme un tracciato comportamentale incoerente con il ruolo di una forza di sinistra (che no  voglia assomigliare troppo ad "una balena" ). Vero è che la politica provinciale dai tempi della "transizione" alla seconda repubblica lombarda appare (con l'eccezione della testimonianza del consigliere regionale Abeni) priva di una voce politico-istituzionale capace di rappresentare "gli ultimi" sul terreno dei diritti sociosanitari

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