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L'invito al voto dei socialisti cremonesi

Nei giorni scorsi si è svolta la riunione settimanale della Comunità Socialista del Capoluogo e del territorio

  04/06/2019

A cura della Redazione

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L'ECOPOLITICA L'invito al voto dei socialisti cremonesi

Sabato 1° giugno si è svolta la riunione settimanale della Comunità Socialista del Capoluogo e del territorio. I partecipanti hanno impegnato un'approfondita analisi, in particolare, del voto amministrativo, che, a prescindere dal buon andamento dei consensi del centro-sinistra a Cremona città ed in alcuni centri in cui è stato rinnovato il mandato a giunte positivamente valutate, ha messo in evidenza un certo affanno della rete civica e riformista a consolidare una tradizione di diffusa presenza e di gestioni vicine al sentire popolare.

Se si eccettua l'isola del capoluogo e di qualche circoscritta realtà, il responso del voto “politico” conduce la sinistra ad un quasi uniforme rating minoritario.

Il dato risulta migliorato (ma non uniformemente) nelle realtà in cui il centro-sinistra si è presentato nelle vesti di “civismo” riformista.

Condizione questa, per alcuni aspetti ravvisabile nella fattispecie dell'andamento del capoluogo, il cui esito è affidato al turno suppletivo.

Per quanto mai organicamente appartenuta all'asset che da un quarto di secolo ha amministrato Cremona, i Socialisti alla vigilia del voto, avevano orientato i propri riferimenti ad un voto favorevole alla giunta uscente. Nei confronti della quale avevano operato fin dai tempi delle primarie di coalizione e per i cinque anni successivi, oltre che una netta distinzione sul retroterra teorico/pratico del civismo di sinistra anche corpose riserve sul progetto gestionale.

Per quanto privi di ruolo nella variegata alleanza che ha gestito per cinque anni il Comune e che oggi si ricandida a governare, i socialisti rivolgono ai propri aderenti a valutare una gestione che, al di là degli eccessi comunicativi e a non apprezzabili posture, può essere considerata meritevole di una continuità.

A patto che riveli nel lasso che ci separa dalle urne del 9 giugno una capacità di rettifica su alcuni aspetti nodali. Il primo riguarda l'obbligo di circostanziare prima del voto ai propri elettori cosa il candidato Sindaco intenda per conferma della squadra. Se tale circonlocuzione sottende la riproposizione sic et simpliciter dell'assetto uscente (a cominciare del duplice ruolo di Sindaco e di assessore alla cultura) e non, come sarebbe più opportuno, una profonda ridefinizione dei criteri ispiratori e la ricerca di contributi esterni ad equilibri spartitori, è bene saperlo.

Analogamente, i Socialisti indicano la necessità di correggere la linea progettuale attorno a questioni nodali quali: l'assenza di visione per il raccordo di un ruolo del Capoluogo nella dimensione quanto meno comprensoriale; una più accorta politica urbanistica che faccia giustizia della sistematica adesione al mutamento di destinazione d'uso dei suoli a beneficio della grande distribuzione; politiche culturali indirizzate a reali consumi culturali e non spesa quasi esclusivamente destinata al mantenimento di un teatro comunale che persegue ben altre priorità; politiche dell'ambiente, della mobilità, della vivibilità che abbiano come progetto la preservazione dell'ambiente e l'elevazione della qualità della vita e non discendano da visioni dogmatiche e da aggregati gestionali di stampo dirigistico.

La Comunità Socialista invita i propri aderenti e simpatizzanti a sostenere il candidato del centro-sinistra.

Al termine della riunione la Comunità ha confermato nel ruolo di coordinatore cittadino Sergio Denti e di coordinatore territoriale Tomaso Anastasio.

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