forum La parola ai lettori e ai rappresentanti istituzionali:
Diciamo che il pane (suscettibile di alimentare l'informazione e il confronto dialettico in materia di approfondimento dello spinoso tema welfare) non manca proprio. Anzi, nelle ultime settimane, ha preso linfa e vigore.
Ce ne compiacciamo e, a nostra volta, contribuiamo pubblicando il contributi che ci sono giunti e fornendo il punto di vista editoriale.
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Diritto alle cure o carità assistenziale
Egregio direttore, si impegnano a promuovere feste, fiere, manifestazioni ludiche e a supportare chi organizza tali eventi. Sono quegli stessi sindaci sordi ai bisogni veri del Cremonese, primo al mondo, in percentuale, per morti di Covid in ragione sia dei livelli insostenibili di inquinamento di cui la nostra provincia ha il primato in Europa, sia della carenza di strutture sanitarie territoriali che intercettino i problemi prima che la somma dei bisogni elusi sfoci in catastrofe. Sono quegli stessi sindaci proni a progetti altamente inquinanti che tutti già paghiamo in salute e anni di vita, gli stessi (ne abbiamo sentiti 49) che hanno detto si al nuovo ospedale senza conoscerne il Progetto funzionale.
Intanto non ci sono (ne ci saranno) le case/ospedali di comunità che per legge avrebbero dovuto precedere il riordino dell'assistenza ospedaliera che sul nostro territorio scarica nel nulla 25.000 giorni di degenza per acuti dell'area chirurgica e medica. Ora qualche sindaco, per garantire servizi minimi, si appella a enti di volontariato (Auser) e agli infermieri disponibili a prestare gratuito servizio ai cittadini, cittadini che questa assistenza l'hanno già pagata in tasse, assorbite al 90% dalle spese sanitarie nei bilanci regionali.
Ma non c'e bilancio che tenga se le spese non sono calibrate. Perché buttar soldi per abbattere il più giovane ospedale lombardo e poi bussare al buon cuore di infermieri già carichi di lavoro per dare all'utenza ciò che le spetta perche già pagato e codificato dalla Costituzione come diritto fondamentale dei cittadini? Il diritto non e carità e amministrare e rispondere ai veri bisogni che non sono quelli ludici.
Rosella Vacchelli Comitato per la difesa della sanità pubblica e dell'ospedale di Cremona -
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SOSTENERE GLI INTERESSI DI TUTTI
Mi associo al colorito linguaggio del compagno Enrico Vidali per esternare ancora una volta la vergogna con cui l'opinione pubblica non osi schierarsi contro tutti quegli organi che dovrebbero sostenere gli interessi di tutti, alla faccia dell'architetto Cuccinella, sempre che una faccia ancora ce l'abbia e guardi almeno una volta al nostro problema con dignità da gustare domani mattina con il cappuccino...
CLARA ROSSINI – 10 OTTOBRE 2025
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Come forse avrete letto io ho cercato di anticipare e guastare la passerella dell'assessore... forse la mia buccia di banana non è servita a nulla.... forse bisogna essere più pungenti e versare olio bollente/notizie forti sulla testa dei cremonesi per farli svegliare. Direte "ma se non si sono svegliati fino ad ora... non si sveglieranno più..." Nonostante tutto teniamo il fuoco acceso e lanciamo dardi infuocati a destra e a sinistra... "letteralmente"!
Quello che vorrei segnalarvi come molto importante è ciò che ha annunciato Belleri: Cucinella il 29 settembre ha consegnato il progetto definitivo (in realtà se non mi sbaglio è la commissione per la verifica del PFTE che dall'agosto 2024 al 28 settembre 2025 ha esaminato il primo progetto Cucinella e che ha ridimensionato da 9 a 7 i piani dell'H e per questo motivo ha tagliato 150 posti letto, e conseguentemente pure ha detto che servono 438 milioni per la sua costruzione e non 280).
Belleri dice pure che gli enti coinvolti per i permessi per iniziare i lavori, Comune, Provincia, vigili del fuoco ecc finiranno il loro lavoro entro la fine di febbrai 2026.... poi verrà indetta la gara d'appalto.
ABBIAMO POCO TEMPO PER CERCARE DI FERMARE O RALLENTARE IL PERCORSO, NON E' IMPOSSIBILE!!! BISOGNA PROVARCI IN OGNI MODO. Quello che molti di voi possono fare è quanto da tempo ripeto: scrivete osservazioni negative ai media, cercate nuove firme di adesione alla nostra petizione...
Come sapete abbiamo chiesto con un accesso agli atti il progetto originale di Cucinella consegnato all'Asst il 30 luglio 2024... vedremo che cosa riusciranno ad escogitare per non darcelo!! ORA chiederemo il progetto consegnato da Cucinella (dalla commissione di verifica del PFTE) di cui ha parlato Belleri ieri... vedremo che ne esce!!
Quanto alla lettera di Rossella Vacchelli pubblicata su La Provincia del 10 ottobre segnalo che insieme a Franzoni non fa più parte del "movimento" avendo costituito un Comitato per la difesa della sanità pubblica e dell'ospedale di Cremona'. Osservo però che anche loro, su una strada diversa, stanno contribuendo a tener desta l'attenzione sul problema sanitario in fallimento, e sulla sciagurata decisione di costruire un nuovo ospedale.
Enrico Gnocchi – Coordinatore del Movimento per la riqualificazione dell'ospedale di Cremona

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CHIOSA EDITORIALE
Ci uniamo alle osservazioni del Coordinatore Gnocchi in merito sia alla "performance" dell'Assessore alla Sanità sia ai servizi informativi (da piattino tra le labbra e mutande in mano) delle testate locali. Che (quasi tutte) praticano specularmente la postura a schiena piegata dei corpi intermedi sociali, dei Partiti, delle Istituzioni. Da cui si distacca (ma a piccola dose) la testimonianza del sit in di ieri di due esponenti dem. Ci siamo ritenuti autorizzati a estrapolare dall'intercorso epistolare di Gnocchi (bravo!) con gli aderenti al Movimento gli elementi per un'ulteriore denuncia pubblica. Non contiamo e non volgiamo contare niente nel processo di formazione della linea, ma ci sentiamo di esortare il Coordinamento e il Movimento a non deflettore. Ma a perseverare sulla linea di contestazione frontale sia dell'assurdo progetto del nuovo ospedale sia della deriva finale della struttura del welfare territoriale, fatto di prestazioni ospedaliere, sanitarie e di assistenza. In questi anni di coerente testimonianza il Movimento ha tenuto testa ad una controparte di impari potenza praticamente a mani nude. Che, come arguisce il dottor Gnocchi, qualche piccola breccia sia stia aprendo (a prescindere dalla supponenza del megagalattico apparato informativo dell'Asst) è dimostrato dal venir meno della granitica saldezza del fronte. Il cui segmento principale, rappresentato dal desk dell'Azienda, ha giorni sempre più contati per il factcheckin del vero stato dell'arte della procedura.
Quanto al combinato disposto dell'ammucchiata politica di sostegno, notiamo solo (e con notevole compiacimento) che, nei giorni scorsi, il prevalent partner del centro sinistra (il PD), forse un po' consapevolezzandosi dell'assurdità della collocazione sin qui praticata (in grave contrasto con il dovere di rappresentanza della sua costituency di riferimento sociale ed indeale) ed un po' temendo contraccolpi di impopolarità, comincia (come si è letto sul quotidiano locale, comincia con nuovi titoli (“code infinite nel pubblico – Sistema da cambiare”). Compagne e compagn,, supposto che il buon giorno si vede dal mattino, benvenuti a bordo.