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Ciao, Italo

L'Eco del popolo piange la scomparsa del compagno Italo Feraboli

  10/04/2020

Di Redazione

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Nelle ultime ore ha lasciato la sua famiglia, i numerosi compagni ed amici di una vita, le comunità di cui è stato preziosa ed apprezzata guida amministrativa, Italo Feraboli.
Alla se non proprio veneranda età di 89 anni, non si potrebbe aggiungere improvvisamente ci ha lasciato Italo Feraboli.
Ma età e causa del decesso a parte, vero è che un compagno della strada di ideali, testimonianza, militanza non è più tra noi.
Da anni era un po' uscito dal cono di luce dell'attività pubblica. Ma sarà difficile per molti non ricordarsi di lui e della suo lungo contributo politico.
Un politico proveniente non già dall'”apparato” come soleva dirsi, per definire la qualifica di dirigente a tempo pieno; bensì dalla vita comune, fatta di famiglia e di lavoro.
Al PSI aveva aderito per scelta ideale. Riusciva a conciliare il lavoro di artigiano autonomo con una massa critica di impegni di militanza e di amministrazione pubblica.
Il cambio di passo nel suo percorso esistenziale epolitico avvenne verso la fine degli anni 70 nel suo paese d'origine, Corte dè Frati.
Fino a lì il PSI aveva mantenuto una dignitosa sezione prevalentemente di lavoratori agricoli, guidati dal socialista capo-lega bracciantile Piero Gatti. Lo snodo si ebbe co   lo smottamento delle ACLI di Labor in parte  intercettato dal Psi. A Corte Feraboli aprì un bel e fecondo rapporto gli ambienti sociali cattolici. Italo, supportato da Carnesella e dalla Federazione provinciale, fu molto attivo e pronto a comprendere la situazione in movimento, che avrebbe profondamente modificato gli equilibri politici locali.. Donde sarebbe scaturito un quarto di secolo di buona amministrazione e di una certa preminenza socialista nei ruoli istituzionali. Prolungatasi sino al 2005, quando la lista civica di Angelo Anni sfiorò il colpaccio. Italo era un amministratore benvoluto, perché bravo e molto vicino ai cittadini. Suo fratello come lui fabbro  e socialista, sarebbe stato vicesindaco a Gerre Caprioli. 
Parallelamente a questo percorso istituzionale, Feraboli ne avrebbe affrontato uno non meno impegnativo e prestigioso nella file e nella dirigenza della Federazione Provinciale del PSI.
Dei cui organi, cittadini e provinciali, fece ininterrottamente parte fino all'estinzione degli anni 90.
Della sua testimonianza ci sono tracce negli annali de L'Eco del Popolo; le cui edizioni dicono di una periodica dedizione alle questioni amministrative, del territorio e della sanità.
Il suo ultimo impegno nelle istituzioni locali fu il quinquennio 1990-1995, in cui fu consigliere comunale del Capoluogo.
Per il completamento del suo profilo ci affidiamo a Giuseppe Azzoni, che negli ultimi due decenni lavorarono assiduamente insieme.
Noi che di lui fummo non solo compagni di militanza, ma anche amici, lo ricordiamo anche sotto il profilo della frequentazione e la convivialità umana.
A fianco, ormai per sempre, nel ricordo di Oddino Magnani, Flaviano Gagliardi, Gualtiero Cantelli, Enrico Vicini e i molti altri che hanno onorato la testimonianza civile.

L'Eco del popolo piange la scomparsa del compagno Italo Feraboli. Originario di Corte dè Frati poi trasferitosi a Cremona, artigiano capace ben noto in paese, è stato per più di una tornata amministrativa Sindaco di Corte dè Frati. Carica che ha ricoperto riscuotendo il più ampio apprezzamento per l'onestà e l'impegno quotidiano sui problemi della sua gente, dai più importanti a quelli apparentemente minuti. 
Lo ricordiamo altresì per la coerenza politica ed ideale e per la militanza attiva di tutta una vita nelle file dei socialisti e dell'antifascismo.
Una volta in pensione ha utilizzato ancora per molti anni l'esperienza politico amministrativa, trascorsa nel suo Comune ed in altre Istituzioni pubbliche, alla operativa direzione della Lega provinciale delle Autonomie locali. Il compagno Giuseppe Azzoni, che con lui ha collaborato in questa attività e che ora si unisce al nostro cordoglio, ne ricorda l'instancabile impegno, la preparazione, il legame diretto con tanti amministratori locali tale da aver portato la Lega autonomie di Cremona ad avere l'adesione dei due terzi dei Comuni della provincia.
Ai famigliari vadano le nostre più sentite condoglianze.

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